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Se alle elezioni di Pisa i grillini candidano un livornese

Le elezioni amministrative si avvicinano. Il MoVimento 5 Stelle sembra diviso a Pisa e quasi assente a Siena. Scenari inaspettati in terra etrusca

Se alle elezioni di Pisa i grillini candidano un livornese

Le elezioni amministrative si avvicinano. L'appuntamento è per il prossimo dieci giugno. I partiti serrano le fila e studiano le strategie utili a ribadire un trend, come nel caso del centrodestra, o a invertitlo, come in quello del centrosinistra.

In Toscana, ormai quasi ex roccaforte rossa, si voterà in città importanti. Pisa e Siena su tutte. Altri comuni interessati, tra gli altri, sono Massa, Pescia, Pietrasanta, Campi Bisenzio e Monte Argentario. Il MoVimento 5 Stelle, dopo le varie vicessitudini che hanno riguardato gli istituti bancari toscani, immaginava esiti favorevoli nella terra etrusca. I grillini hanno dovuto e dovranno fare i conti con la coalizione che, in più di un collegio considerato già perso in partenza in relazione alle politiche, ha vinto o è andata vicina alla vittoria: il centrodestra.

A Pisa è stata fatta una scelta curiosa. Il candidato sindaco pentastellato si chiama Gabriele Amore, è un avvocato cresciuto nella città pisana, ma nato a Livorno. Tutto legittimo, per carità, ma un "livornese" potrebbe non essere accolto dagli elettori con lo stesso gradimento con cui sarebbe stato accolto un pisano. Della storica rivalità tra le due città è inutile parlare.

Stando a quanto scritto su Il Tirreno, poi, Amore non è passato per la consultazione online sulla piattaforma Rousseau. La scelta è stata fatta dai vertici, che hanno comunicato la certificazione della sua lista. Un candidato che dovrebbe "vantare" un'appartenenza correntizia: il Meetup di cui Amore è espressione sarebbe vicino ad Alessandro Di Battista. I "grillini di sinistra", insomma, stanno tornando alla ribalta. Il quadro va interpretato anche in riferimento alla discussione che sta nascendo attorno alla leadership di Luigi Di Maio. Il candidato premier del MoVimento 5 Stelle, in ogni caso, ha avallato la scelta di Amore. Gli altri Meetup, adesso, starebbero decidendo se sostenere o no il candidato a sindaco selezionato. Non sembra esistere un clima unitario.

A Siena, invece, la quadra non è ancora stata trovata. Pare che il candidato sindaco sia l'architetto Luca Furiozzi, ma manca ancora la "benedizione" di Roma. Non c'è, insomma, l'ufficialità. Tutta la giostra dell'attesa gira anche attorno alla questione che ha riguardato Salvatore Caiata, ex coordinatore del Pdl, candidato all'uninominale dai grillini in Basilicata, che poi si è "autosospeso" dal MoVimento dopo il presunto coinvolgimento in un'inchiesta per riciclaggio. Qualcuno "in città", come si usa dire nel senese, ipotizza che il candidato sindaco alle prossime elezioni potesse essere lui o che almeno potesse fare da "regista" per la composizione della lista.

Il tempo scorre e il rischio è che i grillini non riescano a presentare la documentazione per tempo:"Mancano davvero pochi giorni al termine ultimo per la presentazione, che deve essere correlata da oltre 200 firme di sottoscrizione: se non ci saranno i tempi per la raccolta delle firme, tutto il lavoro fatto fino ad ora sarà vanificato in un attimo...", ha scritto l'attivista senese Michele Pinassi, come riporta il Messaggero.

Il caos è calmo, ma neppure troppo. Quel MoVimento 5 Stelle, lo stesso che avrebbe potuto sostituire il centrosinistra alla guida della maggior parte delle amministrazioni toscane, appare più in difficoltà del previsto. Le elezioni per i senesi sono molto meno sacre del palio, ma presentano qualche elemento in comune: per tagliare il traguardo per primi serve almeno un cavallo in corsa.

Il "mossiere", che in questo caso sta a Roma, sembra tardare.

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