Elezioni Regionali 2018

La sinistra litiga sugli stranieri Gori li candida, Sala lo punge

Il candidato del Pd in Lombardia mette in lista i «nuovi italiani». Il sindaco di Milano: per vincere non bastano

La sinistra litiga sugli stranieri Gori li candida, Sala lo punge

Milano Il Pd ha tradito la sinistra affossando a fine corsa la legge sulla ius soli ma non può permettersi di rinunciare ai voti delle comunità straniere e di chi sta spostando l'attenzione sul movimento di Pietro Grasso. Specchietto per le allodole, i nomi che stanno iniziando a spuntare sulle liste elettorali. È il caso della Regione Lombardia, dove il candidato governatore Giorgio Gori deve inseguire il leghista Attilio Fontana. Appena entrato in corsa dopo la rinuncia di Roberto Maroni a fare il bis, l'avvocato del centrodestra è già avanti con una forbice che va dai 5 ai 12 punti percentuali a seconda dei sondaggi.

Ecco che in Lombardia i dem candideranno Nadira Haraigue, 41 anni, residente a San Donato, hinterland milanese, nata in Algeria da madre tedesca e padre mezzo berbero, che combattè contro il colonialismo francese e l'integralismo islamico, aprì gli stadi algerini alle donne da presidente della Federcalcio e poi fu ucciso con tre colpi di pistola da un terrorista. Nadira è arrivata in Italia senza sapere una parola della lingua, si è laureata, ha partecipato a un master ed è stata assunta all'Eni dove ha un ruolo di senior manager. «Io sono laica afferma - Combattere ogni integralismo fa parte del mio Dna». Era già salita sul palco in incontri a sostegno della ricandidatura di Matteo Renzi come segretario Pd definendosi «algerina di origine ma di identità italiana, ho giurato commossa sulla Costituzione italiana la fedeltà a questo Paese». È italiana di origini algerine anche Kaoter El Bouhmi, classe 1991, già attiva nei circoli dem di Milano dove è tornata dopo aver studiato in Olanda e aver vissuto a Barcellona dove ha fondato una start up. Ora insegna in una scuola di moda e design e ha partecipato a Bruxelles alla scuola di politica «Direzione Europa» promossa (tra gli altri) da Gianni Pittella e Piero Fassino.

È invece di origini senegalesi Papa Dieng, 57 anni, che già si era candidato con il Pd al Consiglio comunale di Corsico, Comune di 35mila abitanti al confine con Milano dove guida la Consulta locale dei cittadini stranieri. Ora viene lanciato dal partito nella corsa per Gori governatore, con poche speranze di entrare in aula ma come testimonial della «quota stranieri». Stesso ruolo in commedia per Waas Charles Niranjan Modarage, originario dello Sri Lanka e residente a Milano dove è referente della Comunità cattolica cingalese. Renziano, 55 anni, da tempo collabora con il dipartimento Integrazione della Federazione metropolitana del Pd. Senza andare troppo lontano, i dem hanno pensato bene di inserire in lista pure un esponente della vasta comunità sarda emigrata a Milano, Roberto Sanna. Quando si parla di politica col bilancino.

D'altra parte persino il sindaco di Milano Beppe Sala ha dovuto ammettere ieri che per risalire nei sondaggi è ora che Gori cambi marcia. «È uno che esamina le cose, approfondisce, studia il triplo di quanto faccio io - la premessa - Gli do un consiglio banale ma ora è necessario che scelga e si concentri su pochi messaggi che sfondino nella testa e nei cuori dei lombardi».

Anche le platee di sinistra faticano a tenere l'attenzione.

Commenti