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Angelo Sanzio: "Mi hanno aggredito perché sono gay"

Brutta avventura finita al pronto soccorso per Angelo Sanzio il Ken Italiano del Grande Fratello

Angelo Sanzio: "Mi hanno aggredito perché sono gay"

Cose davvero dell’altro mondo, che quasi a raccontarle si pensa non sia possibile che accadano, ed invece tutto ciò è reale. Una realtà che purtroppo fa parte del quotidiano della nostra vita con cui dobbiamo convivere sempre più spaventati.

Un’altro episodio di omofobia è successo un paio di giorni fa al concorrente del Grande Fratello Nip Angelo Sanzio, che è stato picchiato sul lungomare di Civitavecchia.

Lo abbiamo raggiunto telefonicamente per farci raccontare esattamente come sono andate le cose.

“Sono ancora molto scosso e spaventato, ora forse di più di quando è accaduto”.

Può raccontarci cosa è successo?

“Ero a cena al Lungomare della Marina a Civitavecchia con due amiche d’infanzia che non vedevo da tempo. Ci siamo un po’ attardati a tavola e poi abbiamo deciso di fare una passeggiata. Mentre camminavamo vediamo due ragazzi con dei caschi in mano che guardandomi hanno cominciato a dire: ‘Guarda c’è quello del Grande Fratello…”

Erano italiani?

“No, avevano un forte accento straniero, io penso Rumeni ma non vorrei dire inesattezze è successo tutto troppo velocemente”.

Quindi?

“Hanno iniziato a dirmi parolacce definendomi in modi irripetibili ma purtroppo facilmente immaginabili. Io ho preferito far finta di niente anche perché le due ragazze che erano con me cominciavano a spaventarsi, quindi abbiamo proseguito come se nulla fosse accelerando però il passo. Dopo qualche minuto non ho sentito più nulla quindi mi sono girato per controllare se fossero andati via, ma invece li ho trovati dietro di me ed uno di questi mi è corso incontro per darmi un pugno in faccia”.

Non l’ha colpito però?

“Fortunatamente no, perché mi sono girato d’istinto ma questo non ha impedito che prendessi una botta enorme all’orecchio. Le mie amiche era terrorizzate che mi avessero dato un pugno in faccia visto che avevo subito da poco anche un’intervento di plastica al naso”.

Gli aggressori poi cosa hanno fatto?

“Come dei vigliacchi dopo avermi dato un pugno sono scappati via correndo lasciando me stordito e le mie amiche terrorizzate”.

Non avete chiesto aiuto? Nessuno è intervenuto?

“Era tardi, non c’era in giro praticamente nessuno se non noi, e visto che alla fine non avevo nessun segno sul volto appena mi sono ripreso ho preferito tornare a casa”.

Poi cosa è successo?

“Mi sono svegliato di colpo alle quattro del mattino e ho visto il cuscino coperto di sangue, mi sono spaventato a morte e così sono andato di corsa al pronto soccorso. Mi hanno visitato riscontrando la rottura di alcune sacche di sangue che si erano formate per il recente intervento al naso, che invece di riassorbirsi con la forte botta sull’orecchio si sono rotte facendo uscire il sangue”

E’ stato ricoverato?

“Fortunatamente no, perché il sangue non era dovuto alla rottura di qualcosa ma a questa emorragia precedente”.

Cosa ha provato in quel momento?

“Ho avuto tanta paura, sia quando è successo, sia quando sono andato in ospedale, perché ho temuto davvero che la botta avesse provocato qualcosa di molto grave, avevo paura che potessi perdere l’udito”.

Fortunatamente non è andata così...

“No, ma ora sono davvero schifato che possa esistere questa gente, queste persone ignobili e vigliacche che ti aggrediscono soltanto perché sei gay. Andrebbero tutti messi in galera a marcire”.

Cosa ha detto la Polizia hanno rintracciato i colpevoli?

“Non ho denunciato”

Cosa? Perché?

“Istintivamente il mio primo pensiero è stato quello di farlo, ma poi visto che al momento non avevo avuto lesioni, ho pensati di lasciar stare. Non ho detto nulla neanche quando sono andato al pronto soccorso”.

Ma non è che questa cosa è dettata dalla paura di subire magari ripercussioni?

“No, non è questo, nonostante io vivo e amo l’italia so come vanno queste cose. Non li avrebbero mai rintracciati, era sera li ho visti appena sul volto, sono scappati, ma anche li avessero presi cosa sarebbe successo? Che dopo pochi giorni se non poche ore li avrebbero rilasciati. Ho preferito così e dentro di me voglio credere che si sia trattata di una goliardia”.

Non mi sembra proprio una goliardia essere picchiati perché gay

“Non lo è infatti, è una cosa orribile, schifosa, ma finché ci saranno leggi troppo leggere purtroppo le cose andranno avanti così anche se tra pochissimi giorni entreremo nel 2019”.

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