Brasile 2014

Colombia da delirio, è poker al Giappone

Giappone punito oltre i propri demeriti, ma Colombia che, anche in formazione rimaneggiata, incanta. Con Falcao la squadra di Pekerman il Mondiale poteva giocarselo davvero

Lo scoramento giapponese al termine del match
Lo scoramento giapponese al termine del match

Terza e ultima partita del girone C e ultima occasione per il Giappone per trovare una qualificazione che sembra di difficile realizzazione.

Infatti per i Samurai Blu di Zaccheroni, ampiamente criticati in Patria e ad un solo punto, necessità non solo di sconfiggere la Colombia, prima in classifica, ma anche contemporaneamente di dover affidamento su un passo falso della Costa d'Avorio nell'altro girone e in una vittoria greca non in goleada. Per la Colombia, invece, possibilità di far rifiatare un po' di uomini importanti, fornendo l'occasione per i meno utilizzati di "farsi la gamba".

Non mancano i cambi, quindi, nella formazione di Pekerman con l'inserimento dietro dei difensori, impegnati rispettivamente in Argentina con San Lorenzo e River Plate, Valdez e Balanta, sinora mai utilizzati. Esordio mondiale anche per il nerazzurro Guarin e, in attacco, per i bomber Ramos, ex Hertha Berlino dalla prossima stagione al Dortmund e Jackson Martinez, oggetto del desiderio partenopeo per l'intera scorsa estate. Cambia poco, invece, Zaccheroni, ripresentando in toto l'11 che aveva deluso contro una Grecia in inferiorità numerica, fatto salvo per gli inserimenti di Ayohama e e Kagawa.

Tra le due Nazionali si tratta solo del terzo confronto, primo in assoluto al Mondiale. Prima dell'incontro in programma, vittoria colombiana di misura in occasione della Confederation Cup del 2003 con una rete di Hernandez. Di 4 anni dopo, invece, un pareggio a reti bianche in amichevole.

Partono meglio i Sudamericani grazie ad un ispiratissimo Quintero. Dopo 10 minuti di Colombia, Giappone che inizia a mettere fuori la testa, con un calcio piazzato da posizione interessante di Honda non sfruttato e un paio di conclusioni da fuori. Al 16', però, la squadra di Zaccheroni va sotto. Ingenuità di Konne al 16 ' che atterra un Ramos che si stava defilando in area. Rigore e Cuadrado trasforma di potenza, spiazzando il portiere nipponico .
Dopo un iniziale smarrimento, la risposta dei Samurai blu arriva al 25'. Lancio lungo, ponte per Kagawa che è bravissimo a rientrare in area sul destro e concludere rasoterra, impegnando Ospina alla difficile respinta. Prima e dopo la conclusione giapponese, due rigori reclamati dalla squadra di Pekerman per interventi dubbi su Martinez e Quintero.
Colombia che mette paura con le ripartenze, ma Giappone, comunque, in crescita. La squadra di Zaccheroni non gioca neppure male, ma come in altre gare trasmette un senso di impotenza offensiva disarmante. Manca un punto di riferimento in attacco, un finalizzatore in grado di capitalizzare la mole di gioco, neppure disprezzabile, nipponica. Un quarto d'ora di gioco per la squadra di Zaccheroni senza alcun risultato concreto e con una sola ripartenza la Colombia è più pericolosa. Fuga di Ramos sulla destra, passaggio indietro e a rimorchio Martinez arriva sciupando un goal semplice semplice. Ultimo secondo della prima frazione e Giappone, quasi a sorpresa, che trova '1-1 con Okazaki. Bel cross per Honda, torsione in bello stile dell'attaccante del Magonza per la rete del pareggio.

Squadre negli spogliatoi in pareggio e per il Giappone possibilità di mantenere accesa una piccola fiammella. Speranza più concreta visto il contemporaneo vantaggio ellenico nell'altro match. Le sorti del gruppo C, almeno per la seconda piazza, si decideranno in 45 minuti.

Ripresa che inizia con due cambi per i Sudamericani. Fuori Cuadrado e Quintero e inserimento per la stella James Rodriguez e l'esordiente Carbonero del River Plate. Neppure il tempo di entrare sul terreno di gioco che il talento del Monaco dispensa spettacolo. Prima conclude con un tiro deviato in corner, poi sua una punizione su cui Carbonero sfiora il raddoppio. Un minuto ed è sempre James Rodriguez a servire Jackson Martinez per il diagonale del raddoppio.
Giappone di nuovo sotto e in avanti nuovamente per la rimonta. Al 60' su uscita di Ospina non perfetta, colpo di testa di Okobo che non trova il pareggio. Grecia sempre in vantaggio, e in questo momento qualificata, e per l'undici di Zaccheroni necessità di trovare due reti. Al 64' quarto calcio da fermo per Honda che trova la respinta del portiere colombiano. Per il fantasiasta rossonero, comunque, stasera calci piazzati non sfruttati adeguatamente. Un minuto e Okubo su cross rasoterra di Uchida spara alto da non più di un paio di metri. Continua la pressione degli Asiatici per una squadra che meriterebbe oggettivamente di più in questa gara.
Forcing degli uomini di Zaccheroni e Colombia che trova il tris. Lancio del solito James Roddriguez per Jackson Martinez bravissimo a fingere la conclusione, rientrare e trovare il tiro a giro sul secondo palo, per la doppietta personale ed il 3-1.
Risultato ingiusto, ma paradossalmente spiegato dall'azione seguente che vede Kagawa in area chiudere troppo largo un diagonale che avrebbe meritato miglior fortuna. Per la serie la Colombia ha i fuoriclasse, Zaccheroni no.
Partita chiusa e la Colombia festeggia con un record, entra in porta Mondragon 43 anni, diventando il giocatore più anziano ad aver preso parte ad un Mondiale.
Non è finita qui. All'85 sull'ennesimo contropiede letale dei Sudamericani, pallone in area a James Rodriguez che scherza il suo marcatore, rientra e sull'uscita di Kawashima lo batte con un lob perfetto. James Rodriguez è un fenomeno!
Finisce così una partita in cui la Colombia dimostra, se ce ne fosse ancora il bisogno, il suo devastante potenziale.

538em;">Giappone che chiude male la propria avventura, sconfitto con un parziale eccessivo, ma la squadra di Zaccheroni avrebbe dovuto cercare la qualificazione ben prima di questa sera, in un raggruppamento in cui la Grecia compie l'ennesimo piccolo miracolo sportivo.

Commenti