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Guinness Cup: il Milan stecca contro l'Olympiacos Greci vittoriosi 3 - 0

Nella prima partita della Guinness Cup, il Milan di Inzaghi rimedia una sonora scoppola dall'Olympiacos. Ora le sfide con Manchester City e Liverpool

Pippo Inzaghi
Pippo Inzaghi

Pippo Inzaghi non inizia nel migliore dei modi la sia avventura sulla panchina rossonera, battuto nettamente dall'Olympiacos per 3 – 0. Il Milan denota parecchio carico di lavoro, ed anche il viaggio aereo dall'Italia ha pesato sulle prestazioni, come pure l'assenza di molti titolari, ma sicuramente i rossoneri non hanno dato una buon impressione, considerando anche che i greci sembravano essere, sulla carta, la formazione più abbordabile di questo girone della Guinness Cup.

La formazione messa in campo dal neo tecnico milanista, in effetti, aveva molte caratteristiche di una sperimentale, con l'assenza di Muntari, Abate e Balotelli, che dopo il mondiale, si sono riuniti ai compagni solo da pochi giorni, mentre altri come Honda e De Sciglio sono stati impiegati solo per 15 minuti nel finale di gara. Anche il nuovo arrivato, l'ex giallorosso Menez, non era disponibile a causa di problemi fisici, da qui la necessità per Inzaghi di fare degli esperimenti, che potrebbero tornare buoni anche in futuro, ma sicuramente questi esperimenti non hanno dato i frutti sperati.

L'inizio della preparazione da pochi giorni, una quindicina, non può peraltro essere accampato come alibi, visto che anche la squadra avversaria si trova nelle stesse condizioni, ma ha fatto vedere un altro passo ed un'altra concentrazione in campo. Il reparto offensivo del Milan ha scontato una prestazione di minore incisività da parte di El Shaarawy, ed anche Pazzini, che ha lottato come sempre, si è venuto a trovare a disagio, restando quasi sempre da solo nella morsa dei difensori greci. Per Pazzini una sola palla buona davanti alla porta dell'Olympiacos, peraltro sciupata.

Nello stesso tempo, da parte di Niang si vede un grande impegno per impressionare il suo tecnico, ma il suo gioco resta molto spesso confusionario, con azioni individuali che lo portano costantemente a sbattere contro i difensori avversari, come era successo anche nei test precedenti giocate a Monza ed a Renate. Il centrocampo, che sconta l'assenza importante di Riccardo Montolivo, è stato abbastanza sterile come creazione di gioco, mentre è andata meglio dal punto di vista della copertura, anche se alla fine sono stati comunque subite tre reti. Rispetto alle precedenti uscite, in calo Saponara, mentre Cristante non riesce a costruire gioco come potrebbe fare.

In difesa sulla destra Zaccardo non è stato in grado di contenere nessuno degli avversari, ed anche Bonera ha peccato, soprattutto in occasione della seconda rete dei greci. Per il giovane Albertazzi, chiamato a convincere il suo tecnico, una prestazione abbastanza incolore, mostrando molta timidezza. Nel complesso i rossoneri si sono dimostrati molto lenti, contro una formazione avversaria che dopo il primo quarto d'ora di gioco ha preso nettamente il comando delle operazioni, specialmente con Dominguez.

Gli esterni greci hanno trovato delle praterie davanti a loro e sono riusciti a scaricare molti palloni nell'area rossonera, mettendo sempre in ansia la difesa. Da parte milanista si registra solo una conclusione abbastanza approssimativa di El Shaarawy, l'occasione mancata da Pazzini ed un tiro di Saponara che si è stampato sulla traversa. Decisamente piuttosto poco per pensare di uscire dal campo senza le ossa rotte.

Ora Inzaghi deve trovare delle soluzioni in pochi giorni, perché già domenica a Pittsburgh c'è da affrontare il Manchester City.

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