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La Juve è soltanto Ronaldo. E Gervinho fa felice il Parma

Doppietta del portoghese, ma l'ivoriano trascina gli emiliani da 1-3 a 3-3. E Allegri incassa 6 reti in 4 giorni

La Juve è soltanto Ronaldo. E Gervinho  fa felice il Parma

Gervinho si mette alla pari di Cristiano Ronaldo e il Parma ferma clamorosamente la Juventus incapace di gestire per due volte il doppio vantaggio. Una doppietta a testa per i fenomeni delle due squadre in una partita che fotografa il momento no della Signora che dopo la netta eliminazione in coppa Italia contro l'Atalanta incappa in un passo falso che è una beffa maturata all'ultimo minuto. Il ritrovato Mandzukic fa tutto alla grande, ribadisce la sua importanza ma quel pallone giochicchiato al limite dell'area che innesca il pareggio nel finale grida vendetta. E così il Napoli torna a -9, ma più che altro sono i sei gol subiti in quattro giorni ad aprire interrogativi, vista l'indisponibilità di Bonucci e Chiellini. Se con la Sampdoria era andata bene con il Var a togliere il gol del pari a Saponara, stavolta la Signora viene castigata in fondo a una partita in cui ha dominato colpendo anche due pali. E raramente le è capitato di non vincere in casa segnando 3 gol...

Comunque non è tutto da buttare perché c'è un'immagine ancora più del gol di Cristiano Ronaldo che fa capire molto se non tutto dell'importanza di Mario Mandzukic per la Juventus. A ridosso dell'intervallo su una palla lunga, il croato fa la torre e libera al tiro CR7, che spedisce a lato. Anche nell'azione del vantaggio bianconero Mandzukic va a occupare il centro dell'area e permette al portoghese di andare uno contro uno al tiro vincente, complice anche la deviazione di Iacoponi che inganna Sepe. In più ci aggiungerà l'assist per il momentaneo tre a uno. Mandzukic è la torre a cui aggrapparsi in ogni occasione.

Sembra un'altra Juve rispetto a Bergamo, anche perché il Parma non è l'Atalanta che aggredisce con una serie di corpo a corpo. La Signora per un tempo non si espone mai al contropiede dei velocisti nonostante una difesa raffazzanata per gli infortuni di Bonucci e Chiellini. Al centro al fianco di Rugani c'è Caceres che festeggia la terza volta in bianconero, mentre a sinistra c'è l'esordio in campionato di Spinazzola. La squadra di Allegri per mezz'ora non sfonda: Sepe dice no a Ronaldo, il palo si oppone a Khedira.

Se Mandzukic è una spiegazione di una Signora convincente dopo la debacle di Bergamo, l'altra è il ritorno di Pjanic. Che mette ordine, smista palloni e soprattutto detta i tempi. E' lui a dover ispirare, con Dybala in panchina. Perché Allegri in vista della Champions sta facendo mettere minuti nelle gambe a una squadra che ha dovuto fare i conti con una serie di infortuni. E si ferma anche Douglas Costa che non rientra nella ripresa. Khedira centra il secondo palo personale con una testata su invito di Ronaldo. Dopo una paratona di Sepe sempre sul tedesco, Rugani piazza il colpo che potrebbe dare la tranquillità ai bianconeri, ma una dormita difensiva permette a Barillà di riaprire subito la gara. Cristiano Ronaldo ci mette una toppa: guarda caso l'assist è di Mandzukic. Ma il Parma è velenoso perché il tacco di Gervinho beffa Perin. La difesa della Juve dà segni di cedimento e la beffa arriva in pieno recupero ancora con Gervinho. La Juve butta via due punti.

Se in campionato può ancora gestire, pensando alla Champions adesso c'è davvero da preoccuparsi.

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