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L'eterna giovinezza di Buffon: "Il mio segreto? Sono una bestia"

In un'intervista a France Football, l'ex portiere della Nazionale attualmente al Psg racconta gli ingredienti della ricetta che lo rende ancora giovane nonostante i 40 anni compiuti a gennaio. "Sono le motivazioni a rendermi una bestia"

L'eterna giovinezza di Buffon: "Il mio segreto? Sono una bestia"

"Mi piace mettermi in gioco, sono una bestia da competizione, mi piace progredire, mi piace affrontare le difficoltà e provare a superarle. È così che mi tengo giovane". In un'intervista alla rivista France Football, Gigi Buffon racconta i segreti legati alla sua eterna giovinezza. Nonostante i 40 anni compiuti lo scorso 28 gennaio, l'ex portiere di Juventus e Nazionale non sembra accusare gli acciacchi dell'età. E anzi, si sente più in forma di cinque anni fa e punta a conquistare la Champions League.

Dopo la telenovela di inizio 2018 sulla sua permanenza o meno alla Juventus, Gigi Buffon ha deciso di lasciare l'Italia per abbracciare a sorpresa l'avventura parigina con il Psg. Dopo un inizio di stagione stentato, con un paio di errori non da lui nel precampionato, Buffon ha saputo riscattarsi conquistando l'apprezzamento di addetti ai lavori e tifosi e blindando - almeno sembra - il suo posto da titolare, minacciato dagli altri due portieri presenti in rosa, il francese Areola e il tedesco Trapp. Di solito, a 40 anni, i riflessi e la condizione fisica non sono più quelli di una volta. Come fa Gigi a mantenersi così giovane? Lo ha raccontato alla rivista France Football. "Credo che alla mia età sia tutta una questione di motivazioni. [...] Mi piace mettermi in gioco, sono una bestia da competizione, mi piace progredire, mi piace affrontare le difficoltà e provare a superarle". Questi i segreti svelati da Buffon che, appena sbarcato a Parigi, ha subito stretto un legame molto positivo con compagni e tifosi.

"Sto meglio rispetto a quando avevo 35 anni, sembra impossibile ma io sento che sto meglio rispetto a cinque o sei anni fa. Magari questo è possibile perché ho cambiato metodo di lavoro", ha detto Buffon, aggiungendo: "Dopo quarant'anni in Italia, non è mai facile cambiare la propria vita. Non avevo idea di come gli altri calciatori mi avrebbero accolto, ero anche un po' preoccupato per questo. A volte finiamo per costruirci una zona di comfort e, per paura o per pigrizia, ci rifiutiamo di andarcene perché la novità è sempre spaventosa".

Gigi ha parlato anche della concorrenza di Areola e Trapp. "Mi trovo bene con loro, ho un ottimo rapporto. In un gruppo è importante avere rispetto e stima l'uno per l'altro. Il Psg giocherà circa 60 partite in stagione, è logico avere tre portieri importanti". Buffon è consapevole di non poterle giocare tutte. Anche perché dovrà saltare per squalifica le prime tre partite di Champions League dopo il rosso per proteste dell'anno scorso, quando inveì contro l'arbitro Olivier per avere assegnato al Real un calcio di rigore a pochi secondi dalla fine. Da allora è passato un secolo. Ora Buffon è concentrato sulla nuova avventura. Due anni di contratto per tentare l'assalto al cielo.

Cioè alla Champions che ancora gli manca.

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