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La maggioranza degli europei non vuole velo islamico

Soltanto i cittadini portoghesi sono in maggioranza favorevoli al diritto delle donne musulmane di indossare senza restrizioni gli abiti rappresentativi della tradizione islamica

La maggioranza degli europei non vuole velo islamico

Gli europei sarebbero, in larghissima parte, contrari al velo islamico. Secondo un recente sondaggio, solo il 25% dei cittadini del Vecchio continente considererebbe tale genere di abbigliamento come un "diritto inviolabile". Ad avviso della maggioranza degli intervistati, invece, la controversa tradizione musulmana sarebbe "incompatibile con i valori dell’Occidente".

Il Pew Research Center, istituto di ricerca americano, ha condotto un’indagine demoscopica mirante a rivelare l’opinione nutrita dagli Europei nei confronti del velo islamico. I sondaggisti hanno interpellato sull’argomento esclusivamente soggetti non musulmani. Dalla ricerca è emerso un dato inequivocabile: il 73% dei cittadini sarebbe "profondamente turbato" dalla presenza di donne velate nel territorio europeo. Tale dato presenta molteplici sfaccettature. In questo 73%, infatti, rientrerebbero sia il 50% di intervistati secondo i quali il velo dovrebbe essere bandito solo dagli spazi pubblici sia il 23% di cittadini europei che vorrebbero “vedere sparire per sempre” dal “Vecchio continente” hijab, niqab e chādor. In base all’opinione maggioritaria, il velo sarebbe “una tradizione inconciliabile con i principi occidentali” e “un’umiliazione per le donne che lo indossano”. Soltanto il 25% della popolazione oggetto del sondaggio ha manifestato piena tolleranza nei confronti delle tradizioni musulmane, riconoscendo alle donne islamiche il diritto di osservare le rispettive usanze “senza alcuna restrizione”. Il maggiore grado di tolleranza verso gli aspetti culturali extraeuropei è stato registrato in Portogallo. In base alle informazioni raccolte dal Pew Research Center, il 52% dei Portoghesi sostiene che i musulmani dovrebbero essere liberi di indossare gli indumenti prescritti dal Corano, compresi il “velo integrale” e ogni altro tipo di abbigliamento capace di nascondere il viso.

Scott Gardner, autore della rilevazione, commentando i risultati di quest’ultima, ha affermato: "È impressionante la diffidenza maturata nell’opinione pubblica europea verso le usanze rappresentative della tradizione islamica. Alla base della crescente ostilità nei riguardi dei costumi extraeuropei vi sono numerose cause. Sicuramente, l’immigrazione incontrollata che, dal 2015, affligge l’Europa ha contribuito a esasperare l’intolleranza. Gli attentati di matrice jihadista, inoltre, hanno reso sempre più difficile la convivenza tra comunità musulmane e cittadini europei".

Con l’aggravarsi della crisi migratoria, il velo islamico è stato oggetto di una legislazione sempre più restrittiva. Lo scorso giugno, ad esempio, la Danimarca ha disposto l’interdizione dagli spazi pubblici di tale genere di abbigliamento.

Normative simili sono state adottate in Austria, Belgio e Francia.

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