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Giorgetti al Cav: "Appoggi da fuori un governo col M5S". Ma FI: "Irricevibile"

Giorgetti in pressing su Berlusconi: "Gli chiediamo un gesto di responsabilità". E propone a Forza Italia di appoggiare da fuori un governo con il M5s. La Gelmini lo gela: "Dica a Di Maio di togliere veti"

Giorgetti al Cav: "Appoggi da fuori un governo col M5S". Ma FI: "Irricevibile"

Adesso che Sergio Mattarelle è rimasto solo, si aspetta di guardare in faccia il governo "neutrale" del presidente. Lo aspettano tutti al varco. Matteo Salvini e Luigi Di Maio lo hanno già bocciato. E, dal momento che Forza Italia ha fatto sapere di preferire il voto in autunno anziché in estate, dal quartier generale del Carroccio fanno trapelare un messaggio netto che suona più come una minaccia. "Se Silvio Berlusconi deciderà di sostenere un governo neutrale, ci sarà un grosso problema all'interno della coalizione", mette in chiaro Giancarlo Giorgetti chiedendo poi a Forza Italia di appoggiare da fuori un governo con il M5s (video). Una proposta "irricevibile" che gli azzurri respingono subito al mittente.

Ieri pomeriggio, dopo i due vertici con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, in cui si è accertato che il presidente di Forza Italia non aveva alcuna intenzione di fare un passo a lato come chiesto dal movimento di Beppe Grillo per dar vita a un governo insieme, Salvini ha incontrato Di Maio, insieme al suo vice Giorgetti, negli uffici del partito a Montecitorio. I due ha concordato che, fallito ogni tentativo di esecutivo insieme, la data migliore per andare al voto sarebbe stata l'8 luglio. Il pressing sul voto anticipato sta continuando anche in queste ore. La data più probabile, in caso di elezioni balneari, dovrebbe essere il 22 luglio. Non certo in autunno, come invece preferirebbe Mattarella. "Votando a luglio c'è un rischio di astensione - ammette lo stesso Giorgetti - ma siamo contrari al voto a settembre, perché bisogna dare presto un governo che rispetti i desiderata degli italiani".

A Forza Italia, però, l'idea di andare a votare in estate non piace. E allora a Berlusconi, Giorgetti torna a chiedere un gesto di responsabilità. "Vogliamo trovare una soluzione - fa trapelare parlando con i cronisti in Transatlantico - per permettere la partenza di un governo politico e una forma di coinvolgimento di Forza Italia che sia compatibile con la presenza del Movimento 5 stelle". L'idea dei lumbard è tenere gli azzurri fuori dall'accordo pretendendo, però, un appoggio esterno (video). "È una proposta irricevibile", taglia corto la capogruppo alla Camera, Mariastella Gelmini, invitando piuttosto Salvini a chiedere a Di Maio di "mettere da parte l'inaccettabile veto nei confronti di Forza Italia per far nascere subito un governo politico".

Fonti azzurre confermano che Berlusconi non ha intenzione di rompere l'alleanza, ma nemmeno di fare un "passo di lato". Per questo sarebbe pronto a dire "no" a un governo neutrale, ma anche ad accogliere la richiesta di un voto anticipato. Le ultime uscite dei leghisti fanno, tuttavia, dedurre che Salvini miri a far nascere un governo politico. Un'eventualità che non vede contrari gli azzurri. A patto, ovviamente, che sia Di Maio a fare il "passo di lato" facendo, appunto, cadere i veti su Berlusconi.

"Poi - chiosa Anna Maria Bernini - potremo immediatamente passare a scrivere il programma".

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