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Elezioni, ecco perché non si può votare prima del 22 luglio

Finito il terzo giro di consultazioni, si profila per la prima volta un inedito voto in estate ma, calendario alla mano, il primo giorno utile potrebbe essere il 22 luglio

Elezioni, ecco perché non si può votare prima del 22 luglio

Finito il terzo giro di consultazioni, si profila per la prima volta un inedito voto in estate. Calendario alla mano, però, il primo giorno utile potrebbe essere il 22 luglio e non l'8 come richiesto da Matteo Salvini e Luigi Di Maio.

Se, infatti, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incaricasse già domani un premier che giurasse e chiedesse la fiducia in Parlamento tra la fine della settimana e l'inizio della prossima, lo scioglimento delle Camere, in caso di mancata fiducia, non potrebbe avvenire prima di metà della prossima settimana. E, da quel momento dovrebbero passare almeno 60 giorni. Ecco, dunque, che si arriva alla prima domenica utile: il 22 luglio.

Al momento le posizioni sono note: il Movimento Cinque Stelle e la Lega vorrebbero il voto il prima possibile, Forza Italia preferirebbe l'autunno, mentre il Pd eviterebbe volentieri il ritorno alle urne e, pertanto, è l'unica forza politica che, al momento, si è detta disponibile a votare il governo che Mattarella sottoporrà alle Camere.

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