Dal 2019 a oggi, spettatori giù del 72 per cento

La pandemia si è abbattuta come uno tsunami su un sistema che sta cercando di rinascere

Dal 2019 a oggi, spettatori giù del 72 per cento

Nel 2021 il numero totale di spettatori di cinema, teatro, spettacoli dal vivo e sportivi è calato dai 306 milioni del 2019 agli 84 milioni del 2021 e la spesa al botteghino è crollata dai 2,7 miliardi di euro del 2019 agli 870 milioni di euro nel 2021. Complessivamente dunque, rispetto all'anno ultimo di normalità pre-Covid (il 2019), gli indicatori del 2021 evidenziano un calo del 72% degli spettatori e del 78% della spesa. È una radiografia impietosa della grande malattia che ha colpito il mondo dello spettacolo italiano, in conseguenza della pandemia, quella che emerge dai dati raccolti dal rapporto annuale Siae 2021 pubblicato ieri. Sono numeri che, in parte, già conoscevamo ma che, proposti in maniera così organica e allargata a tutto lo spettacolo dal vivo compresi gli eventi sportivi e musicali, fanno capire plasticamente lo tsunami che ha colpito interi settori che, in epoca pre-Covid, stavano pure andando molto bene. Così anche i dati del 2021 non sono mai positivi, nemmeno in confronto con quelli della pandemia piena con i lockdown del 2020, con il cinema con un -12%, il teatro e simili con un -9%, il ballo e gli intrattenimenti musicali anch'essi con un -9%. Interi settori si sono subito rimboccati le maniche e sono tornati pienamente operativi facendo registrare la crescita percentuale del 75% dei concerti, del 65% dello spettacolo viaggiante, del 42% dei parchi di divertimento, del 32% di mostre e fiere. Uno sforzo che però non prodotto un maggior numero degli spettatori, cresciuti soltanto nell'ordine del 4,5%.

Ma il rapporto Siae, pubblicato un po' in ritardo rispetto al passato quando usciva in primavera, tiene conto anche dei primi 6 mesi dell'anno 2022 che registrano, a fronte di un aumento dei concerti di musica leggera, cresciuti dai 5,5 milioni del 2019 ai 6,2 milioni del 2022 (erano stati meno di 300 mila nel 2021), il calo sia del cinema con 21,5 milioni di biglietti staccati nel 2022 a fronte dei 51,4 milioni del 2019, che del ballo e degli intrattenimenti musicali che totalizzano 6,7 milioni di biglietti nel 2022, a fronte degli 11,5 milioni del 2019 (e dei poco più di 56 mila del 2021). Complessivamente, nei primi 6 mesi del 2022 sono stati staccati 71 milioni di biglietti, per attività di spettacolo e sport, a fronte dei 122,7 milioni del 2019 (-42%); la spesa al botteghino complessiva è stata di 979 milioni di euro, a fronte dei 1.265 milioni dell'analogo periodo del 2019 (-23%).

Il settore, nonostante qualche piccolo miglioramento, permane quindi in difficoltà e il neoministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha annunciato, «consapevole che dobbiamo fare di più», di aver già firmato un decreto che stanzia 10 milioni di euro per consentire agli spettatori, attraverso un'app a cui si accede con lo spid, di andare al cinema a vedere un film italiano spendendo per un biglietto non più di 4 euro.

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