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"Schiavista". Cancel culture su Magellano: via il suo nome dalle galassie

Un gruppo di astronomi chiede che il nome dell'esploratore portoghese venga tolto galassie, telescopi e veicoli spaziali che lo omaggiano. Il motivo? "Fu colonizzatore, schiavista e assassino"

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"Colonizzatore, schiavista e assassino". Ferdinando Magellano è finito nella lista nera dei personaggi storici presi di mira dalla cancel culture. Non il primo e nemmeno l'ultimo. L'esploratore portoghese vissuto nel 1500 ha difatti subito il folle revisionismo di chi legge la storia e le sue vicissitudini più controverse con gli occhi del presente, giudicando i protagonisti del passato con i criteri etici e morali del giorno d'oggi. Celebrato per lungo tempo come il fautore della prima circumnavigazione del globo, ora - secondo alcuni astronomi - Magellano dovrebbe essere depennato da galassie, telescopi e veicoli spaziali che portano i suo nome.

La damnatio memoriae dovrebbe avvenire a motivo del suo ruolo di "colonizzatore e schiavista"; a chiederla, un gruppo di astronomi guidato da Mia de los Reyes, dell'Amherst College in Massachusetts. In un articolo pubblicato sulla rivista Physics, i suddetti studiosi hanno rivolto in particolare un appello all'Unione astronomica internazionale (Iau) affinché cambi il nome delle Nubi di Magellano, le due galassie satelliti più luminose della Via Lattea. Nell'articolo, Mia de los Reyes contesta apertamente la figura di Magellano, sostenendo in particolare due argomentazioni: non è mai stati un astronomo, né tanto meno il primo a documentare la presenza delle due galassie nel cielo.

Per contro, secondo l'astronoma Magellano avbrebbe commesso "atti orribili". Ovvero, "ridusse in schiavitù i nativi Tehuelche" in quella che è l'attuale Argentina", mentre a Guam e nelle Filippine l'esploratore e i suoi uomini "bruciarono villaggi e ne uccisero gli abitanti". "Nonostante le sue azioni - continua l'astronoma - Magellano è stato, e continua a essere, ampiamente onorato nel campo dell'astronomia. Il nome di Magellano appare attualmente in oltre 17mila articoli accademici sottoposti a revisione paritaria. Il suo nome è legato a oggetti astronomici, come un cratere lunare e un cratere marziano; il veicolo spaziale Magellan della Nasa; i telescopi gemelli Magellano da 6,5 metri; e, più recentemente, un telescopio di prossima generazione in costruzione chiamato Giant Magellan Telescope".

I telescopi Magellano - ha argomentato di nuovo la studiosa - sono tutti situati in Cile, "un Paese con una storia di violenta conquista spagnola. Proprio la 'scopertà dello Stretto di Magellano permise ai conquistadores spagnoli di esplorare la costa del Cile e portò a campagne di genocidio contro i nativi Mapuche". Per questi motivi, il nome dell'esploratore andrebbe cancellato.

Magellano non è il primo a finire nel mirino della cancel culture in campo astronomico: nel 2021 simili polemiche avevano investito la Nasa per l'intitolazione del nuovo telescopio spaziale a James Webb, storico amministratore dell'agenzia spaziale statunitense accusato di episodi di discriminazione omofoba durante la Guerra Fredda.

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