Blair senza sosta: ora è pure consulente per i Giochi di Rio

Da quando non è più primo ministro, la carriera del politico britannico è decollata: ora si è aggiudicato un nuovo incarico internazionale, chiestogli espressamente dai brasiliani

Un altro incarico internazionale, un nuovo tassello nella carriera post-premier per l'ex primo ministro britannico Tony Blair. All'indomani della sua testimonianza davanti alla commissione d'inchiesta sulla guerra in Iraq, Blair non è stato affatto danneggiato dalle contestazioni sul suo ruolo nel conflitto. Anzi. È diventato consulente del comitato organizzatore per le Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016. Motivo: «Blair è stato senza ombra di dubbio uno degli artefici della vittoria di Londra come sede dei Giochi nel 2012» ha spiegato il governatore dello stato di Rio, Sergio Cabral, a Londra per incontrare l'ex primo ministro britannico.
Secondo Cabral Londra sta rispettando pienamente i tempi previsti per l'organizzazione delle Olimpiadi grazie all'attenta programmazione predisposta da Blair fra il 2005 e il 2007, quando era primo ministro. Per questo il comitato organizzatore dei Giochi di Rio vuole avvalersi della sua esperienza. La consulenza verrà pagata con i fondi provenienti da imprese private.

Dopo aver passato la guida del governo britannico a Gordon Brown, Blair ha collezionato diversi incarichi fra cui quello di inviato del Quartetto sul Medio Oriente. Fra consulenze, incarichi e conferenze ha guadagnato più di 15 milioni di dollari da quando ha lasciato il numero 10 di Downing street nel 2007. E ora è pronto a incassare di nuovo.

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