Brown in crisi di popolarità sceglie le vacanze «socialmente utili»

Il premier britannico trascorrerà una settimana in una comunità in Scozia. E passerà il resto del mese di ferie Oltremanica, per non irritare ulteriormente l'elettorato

Vacanze scozzesi, nella sua circoscrizione di Kircaldy. Ma non è tutto: non basta il campanilismo turistico, non basta sostenere le bellezze nazionali rifuggendo le solite ferie all'estero. Il premier britannico Gordon Brown, reduce da un anno tremendo, ha deciso di occupare parte delle sue vacanze con il volontariato: passerà una settimana in una comunità di lavoro, impegnandosi in una attività socialmente utile. La sua pausa «solidale» si inserisce all'interno di un programma vacanziero tutto all'insegna delle bellezze britanniche, prima del viaggio negli Stati Uniti e del congresso laburista previsto a settembre. Due momenti, soprattutto il secondo, in cui i nodi potrebbero tornare al pettine, quindi meglio godersi un mese lontano da qualunque tipo di critica. E così, alla fine, gli uomini dello staff del premier hanno ammesso che sì, effettivamente Brown avrebbe trascorso una settimana a fare volontariato. La confessione - ottenuta dai giornalisti del Guardian - è stata ardua perché l'entourage teme l'effetto boomerang: la paura è che i cittadini britannici pensino che sia soltanto una trovata pubblicitaria e, quindi, diano un ulteriore giudizio negativo sull'operato del primo ministro. Che non ha certo bisogno di nuove contestazioni.
Brown ha dichiarato spesso che il volontariato dovrebbe essere più praticato soprattutto dai personaggi pubblici. Ha anche annunciato di voler rendere obbligatorie 50 ore di lavoro solidale entro i 19 anni, oltre al lancio di altre iniziative come il National Talent Bank per lo scambio di ore di lavoro tra lavoratori e associazioni di volontariato. La moglie Sarah Brown, poi, è notoriamente una sostenitrice delle opere di beneficenza, tanto da dedicarsi alla solidarietà perfino su Twitter.

Quanto alla scelta delle vacanze «nazionali», mentre Brown ha rinunciato alla solita pausa oltreoceano a Cape Cod per preferire la Scozia e il Lake District, il leader dei Tory David Cameron non rinuncia alle ferie in Grecia e il liberal-democratico Nick Clegg volerà comunque in Spagna.

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