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Allarme Sanchez dal Cile: "Sospetta anemia". Ore di preoccupazione all'Inter

Lo staff della nazionale cilena, in accordo con la società nerazzurra, ha già avviato un protocollo specifico per il calciatore

Allarme Sanchez dal Cile: "Sospetta anemia". Ore di preoccupazione all'Inter

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Allarme Sanchez dal Cile, ha l'anemia: ore di preoccupazione nell'Inter

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Dal Cile non arrivano notizie confortanti per quanto concerne le condizioni di salute di Alexis Sanchez, costretto a saltare la sfida con l'Uruguay valida per il girone sudamericano di qualificazione ai mondiali di calcio del 2026. L'attaccante nerazzurro, escluso dal confronto, è addirittura stato trattenuto a Santiago, senza partire col resto della squadra alla volta di Montevideo dove, per la cronaca, la nazionale cilena è stata sconfitta per 3-1 dai padroni di casa allo "Estadio Centenario". Lo staff medico e il commissario tecnico Eduardo Berizzo non hanno fornito alcun elemento utile a capire quale fosse il motivo alla base della scelta di lasciare a casa Sanchez, mantenendo il più stretto riserbo sulle sue condizioni di salute. Ovviamente una situazione del genere non ha fatto altro che incrementare il livello di preoccupazione tra i tifosi clieni e nerazzurri.

Stando a quanto riportato dai media cileni, alla base dello stop ci sarebbe una sospetta anemia, un problema di cui, pare, l'Inter sarebbe già a conoscenza, tanto da aver predisposto degli accertamenti medici oltre che una dieta specifica che potrebbe permettere all'attaccante di essere nuovamente disponibile nel giro di qualche giorno. A sorprendere, come detto, non era stata l'esclusione di Sanchez dal match, resa evidente dalla sua esclusione dalla lista convocati diramata dopo l'ultimo allenamento svolto dalla nazionale cilena nel centro tecnico Juan Pinto Duran, quanto la decisione di non farlo partire coi compagni di squadra. Il commissario tecnico, durante la conferenza stampa della vigilia, aveva semplicemente dichiarato che la scelta era stata fatta con l'obiettivo di"trattare con cautela i problemi che gli impediscono di rendere al meglio". "Stiamo valutando la sua salute e le sue condizioni e vogliamo essere cauti", aveva aggiunto Berizzo,"vedremo se potremo contare con lui per la prossima partita contro la Colombia".

E fin qui nulla di strano, dato che all'allenatore non si sarebbe potuto chiedere di più. A stupire era stato invece il silenzio assordante dello staff medico della nazionale. La teoria secondo cui potesse trattarsi di una semplice contrattura, come ipotizzato dall'ex attaccante connazionale di Sanchez Mauricio Pinilla, era già decaduta durante gli esami medici e i test atletici svolti a Milano dopo il suo ritorno in nerazzurro, visto anche il riconoscimento dell'idoneità fisica necessario per rispondere alla chiamata della sua nazionale. Il timore è che la situazione possa essere ben più seria: da fonti interne alla nazionale è emersa l'indiscrezione secondo cui nei valori ematici di Sanchez sia evidente un livello eccessivamente basso di globuli rossi nonché una carenza di ferro. Stessi parametri riscontrati anche dallo staff medico dell'Inter, che aveva dato avvio a ulteriori accertamenti, preparando una dieta specifica per il calciatore

"Il problema è che Sanchez accusa una stanchezza improvvisa e gli manca il fiato", aveva specificato il ct cileno, "non riesce a rendere come vorrebbe". Difficile che l'attaccante possa tornare arruolabile per il match in programma con la Colombia.

"Conserviamo la speranza che ce la faccia", ha dichiarato Berizzo dopo il ko subito con l'Uruguay.

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