Cristiano Ronaldo, chiesta l'espulsione dall'Arabia Saudita

Il gesto osceno rivolto al pubblico dall'attaccante portoghese ha creato grande dibattito nel Paese. L'esposto dell'avvocato Nouf Bint Ahmed, professoressa all'Università di Ginevra, consigliere e arbitro commerciale internazionale accreditato dinanzi agli istituti arbitrali della Commissione delle Nazioni Unite

Cristiano Ronaldo, chiesta l'espulsione dall'Arabia Saudita

Potrebbe costare caro a Cristiano Ronaldo il plateale gesto osceno rivolto al pubblico dopo il triplice fischio della partita che ha visto contrapposto il suo Al Nassr all'Al Hilal: in Arabia Saudita, infatti, c'è chi ha iniziato a chiedere alla Federcalcio la rescissione del suo contratto e sarebbe pronta a partire addirittura un'istanza per ottenere l'arresto e l'espulsione dal Paese del fuoriclasse lusitano.

Cosa è accaduto

Il derby si è rivelato essere un match particolarmente frustrante per Cr7, non solo per la sconfitta subita, che ha di fatto impedito all'Al Nassr di riagganciare momentaneamente in classifica la capolista Al Ittihad, ma anche per il "trattamento speciale" ricevuto in campo dai suoi avversari durante i 90 minuti. Il fallo da ammonizione ricevuto al minuto 57 è un chiaro esempio del grande nervosismo accumulato dall'attaccante portoghese, che ha avvinghiato le braccia attorno al collo di un rivale trascinandolo a terra con sé dopo un'ostruzione subita. Se a ciò si aggiunge il gran gol a lui ingiustamente annullato per fuorigioco, con cui la partita, in quel momento sul 2-0 in favore dei rivali dell'Al Hilal, si sarebbe potuta riaprire, è possibile intuire il gran livello di frustrazione raggiunto già prima del triplice fischio.

A fine match è andata anche peggio, dato che l'uscita dal campo di Cr7 è stata accompagnata dagli oramai consueti cori provocatori pro Messi. È stata questa, presumibilmente, la goccia che ha fatto traboccare il vaso: Ronaldo ha portato le mani ai genitali, rivolgendo un plateale gesto osceno verso i tifosi rivali.

La reazione

L'episodio è stato al centro dell'attenzione nel Paese, anche sul celebre programma sportivo locale "Action ya Dawri". Dal canto suo, l'Al Nassr ha fatto scudo attorno al suo campione, dicendo che si sarebbe trattato non di un atto provocatorio ma di un gesto motivato da"una botta subita durante la partita" proprio ai genitali. Una motivazione, ritenuta poco credibile da tanti giornalisti arabi: tra questi Ozman Abu Bakr, che ha definito il gesto "immorale e maleducato contro gli spettatori", chiedendo alla Federcalcio dell'Arabia Saudita di rescindere il contratto di Ronaldo.

Espulsione dal Paese

L'avvocato Nouf Bint Ahmed, professoressa all'Università di Ginevra, consigliere e arbitro commerciale internazionale accreditato dinanzi agli istituti arbitrali della Commissione delle Nazioni Unite, ha anticipato su Twitter la sua intenzione di presentare istanza per ottenere l'arresto e l'espulsione dal Paese di Cr7.

"Non seguo lo sport. Anche se il pubblico dell'Al Hilal ha provocato Cristiano, lui non ha saputo come rispondere", ha scritto la donna. "La condotta di Cristiano è un reato. Un atto pubblicamente indecente, che rientra tra i reati previsti per l'arresto e l'espulsione se commesso da uno straniero. Presenteremo al riguardo un ricorso al Pubblico Ministero", ha precisato.

All'avvocato non è andato giù neppure il fallo da ammonizione."Nello specifico, quello è un reato.

L'attacco di Cristiano contro un giocatore dell'Al Hilal non è legato a un duello di tipo sportivo", ha proseguito Nouf Bint Ahmed. "Va notato che Cristiano è noto per il suo equilibrio, qual è il motivo del cambiamento nel suo comportamento e della sua tendenza all'aggressività dopo essersi unito ad Al Nassr?", ha concluso.

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