Costa d'Avorio, Gbagbo catturato dai francesi: "Adesso basta combattere, deponiamo le armi"

Il presidente uscente ivoriano Laurent Gbagbo e sua moglie Simone, arrestati dalle forze francesi, sono stati portati all’Hotel del Golf, quartier generale delle forze del suo rivale Alassane Ouattara ad Abidjan

Costa d'Avorio, Gbagbo catturato dai francesi: 
"Adesso basta combattere, deponiamo le armi"

Ban Ki-moon era stato perentorio: le forze dell’ex presidente ivoriano, Laurent Gbagbo, vanno fermate "con tutti i mezzi". I francesi, da giorni impegnati in Costa d'Avorio con i caschi blu delle Nazioni Unite, hanno eseguito in pieno la direttiva, catturando Gbagbo e consegnandolo agli uomini di Alassane Ouattara (il legittimo vincitore delle ultime elezioni). "L’incubo è terminato" per gli ivoriani, ha detto Guillaume Soro, primo ministro di Ouattara. In serata Gbagbo è apparso a sorpresa sull’emittente Tci per rivolgere un appello ai propri seguaci: "Cessino i combattimenti, deponiamo le armi e si entri nella fase civile della crisi".

Francia nega proprio coinvolgimento Un importante consigliere di Ouattara ha riferito che le forze francesi e ivoriane hanno catturato Gbagbo, ma il comandante Frederic Daguillon, portavoce delle forze francesi ad Abidjan, ha detto che la Francia non è coinvolta nell'arresto di Gbagbo. "Non un singolo soldato francese si trova alla residenza di Laurent Gbagbo", ha detto Daguillon.

Contro Gbagbo Onu e Francia Gbagbo è stato arrestato nella sua residenza ad Abidjan ed è stato trasferito nel quartier generale di Ouattara. Il capo di Stato uscente si era rifiutato di riconoscere la vittoria elettorale di Ouattara dello scorso novembre e dal 1° aprile scorso si era asserragliato nella residenza presidenziale ad Abidjan, finendo nel mirino anche della missione Onu e di quella francese presenti nel Paese africano. "Laurent Gbagbo è stato arrestato dalle Forze repubblicane della Costa d’Avorio e condotto al Golf Hotel dalle stesse forze", ha detto ol’Ambasciatore francese ad Abidjan, Jean-Marc Simon, smentendo la notizia diffusa da alcuni media internazionali sull’arresto condotto dalle forze speciali francesi. Il ministero della Difesa francese ha comunque precisato che le forze di Ouattara hanno catturato Gbagbo con il sostegno della missione Onu e di quella francese Licorne, intervenute di nuovo la scorsa notte e questa mattina con bombardamenti aerei contro la residenza di Gbagbo. Poco prima che si diffondesse la notizia dell’arresto, un testimone aveva riferito di mezzi blindati francesi e Onu dispiegati lungo la strada che porta all’edificio. Le forze di Ouattara hanno arrestato anche la moglie di Gbagbo, Simone, condotta anche lei nel quartier generale di Ouattara.  

La Francia: agito su mandato Onu Il consigliere del presidente francese Nicolas Sarkozy ha precisato oggi che la Francia è intervenuta ad Abidjan su richiesta Onu, con l’intento di scongiurare un "bagno di sangue" e non di "cacciare militarmente" Gbagbo. Da parte sua, il portavoce del governo Gbagbo ha dichiarato che Parigi non ha "altro obiettivo che quello di assassinare il capo di stato, tutto il resto sono solo pretesti".

Oggi, il ministro della Gioventù di Gbagbo, Charles Ble Goude, ha affermato che "gli elicotteri dell’esercito francese hanno attaccato la residenza privata del presidente, distruggendola parzialmente". Negli ultimi giorni il fronte di Gbagbo era riuscito a riguadagnare terreno ad Abidjan contro gli uomini di Ouattara, arrivando anche ad attaccare il suo quartier generale al Golf Hotel.

 

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