Ora spunta il "decreto di Natale". ​Ristoranti aperti anche la sera

Dal prossimo 3 dicembre alcune Regioni potrebbero ritornare gialle e in vista del periodo natalizio i ristoranti potrebbero riaprire

Ora spunta il "decreto di Natale". ​Ristoranti aperti anche la sera

L’idea che il prossimo Natale non sarà possibile incontrare almeno i parenti e passare con loro qualche ora è davvero difficile da pensare. E neanche il governo, nonostante la speranza di alcuni esperti, sembra crederci molto. La magia del Natale rischierebbe di perdersi del tutto, andando a peggiorare ancora di più questo periodo. Completamente diverso cercare e acquistare i regali in negozio rispetto a cliccare su internet la nostra scelta. E anche scambiarsi gli auguri, ora più necessari che mai, tramite webcam fa la differenza. Perfino il ministro della Difesa Lorenzo Guerini sembra averlo capito.

Un Natale quasi normale

Come riportato da Il Messaggero, ha infatti sottolineato che “non c'è bisogno di regole per vivere il Natale da dare alle persone, lo fanno da sole, perché tutti siamo seri, responsabili”. Difficile pensare che le norme restrittive del Dpcm possano essere valide anche in vista del 25 dicembre. Saranno più raccomandazioni che divieti, starà poi ai cittadini usare del buonsenso. Ovviamente alcune cose saranno bandite, come per esempio le feste in piazza e i fuochi artificiali, ma sugli inviti nelle case private nessuno metterà probabilmente il becco. Solo inviti alla prudenza. Vero anche che Palazzo Chigi ha ribadito che per ogni decisione si dovranno comunque aspettare i dati del prossimo 3 dicembre e studiarli bene, rivolgendo particolare attenzione al valore dell’Rt.

L’idea sarebbe quella di farlo scendere all’1 in tutte le regioni, anche in quelle appena diventate rosse.

Almeno per poter dare un po’ di fiato alle tante imprese e famiglie che hanno tirato ancora la cinghia. Il punto se riaprire o meno e allentare le misure è sul tavolo anche se è ancora presto per parlarne, come ha precisato Francesco Boccia, ministro degli Affari regionali. La Cabina di regia ha pensato, è inutile nasconderlo, che sarebbe stato meglio chiudere adesso per evitare di farlo più avanti, e poter anzi riaprire a metà dicembre, proprio in vista del Natale. Boccia ha spiegato che la decisione verrà presa “dopo la scadenza dell'ultimo Dpcm, il 3 dicembre, e dipenderà dai dati dell'epidemia. In ogni caso saremo rigorosi”.

Coprifuoco e ristoranti

Certamente i politici cercheranno di non commettere gli stessi errori di questa estate, ma qualche allentamento potrebbe esserci. Come per esempio l’orario del coprifuoco che adesso scatta inesorabile alle 22 e la riapertura di bar e ristoranti anche la sera. I meno rigoristi del governo, e anche meno catastrofisti, stanno già pensando come fare per ridare un po’ di fiato all'economia. Al lavoro per fare un altro Dpcm che pensi anche alle feste natalizie, con tutte le attenzioni necessarie. Prima ovviamente toccherà alle regioni che si sono dimostrate più virtuose allentare, e poi via via alle altre. Tanto da arrivare anche agli spostamenti tra un territorio e l’altro. La ministra Teresa Bellanova ha parlato di un Natale sobrio nei comportamenti, per non vanificare gli sforzi fatti.

Il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, durante la conferenza stampa

sull'analisi dei dati di Monitoraggio delle Regioni della Cabina di Regia e sulla situazione epidemiologica, aveva parlato non di obblighi ma di inviti e raccomandazioni alla responsabilità dei singoli cittadini.

Non sarà magari un cenone con venti invitati il prossimo, ma qualche parente potrà venire a festeggiare da noi, sempre stando attenti. E potremo anche ritagliarci il tempo per girare tra i negozi e scegliere i regali di Natale, senza ordinarli su internet, come consigliato dal professor Galli, che è riuscito così a scatenare la rabbia di commercianti e acquirenti.

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