L'app Immuni sarà realtà a partire da domani, 1 giugno. A darne notizia è il Corriere della Sera, secondo il quale già da domani l'applicazione sarà disponibile negli store Apple e Android in vista dell'imminente riapertura dei confini regionali. La sua funzione anticontagio è stata annunciata fin dai primi giorni del lockdown. Ora sembra che tutto sia pronto per la sua partenza. L'applicazione è in sperimentazione già da alcuni giorni e sembra che tutte le sue funzioni siano state adattate all'utilizzo quotidiano nel nostro Paese.
L'app Immuni potrà essere scaricata da tutti ma pare che il rilascio a tappeto avverrà solo nella seconda parte della giornata, presumibilmente dal pomeriggio. Sebbene chiunque sia in possesso di un dispositivo che ne supporta l'utilizzo potrà scaricarlo, diverso è il discorso inerente la piena applicazione delle sue funzioni. Per il momento, infatti, solo alcune regioni del nostro Paese hanno dato il via libera all'utilizzo nel pieno delle sue potenzialità. Non su tutto il territorio l'applicazione avviserà gli utenti nel caso in cui ci si trovi in prossimità di una persona positiva al coronavirus. L'app Immuni è stata progettata proprio per dare infomazione (anonima) di un'eventuale possibilità di contagio qualora ci si trovi nelle immediate vicinanze di chi è stato segnalato all'autorità sanitaria. Chi utilizza l'app Immuni non verrà a conoscenza del nome della persona eventualmente segnalata. Verrà avvisata solo della prossimità, in modo tale che possa prendere le misure adeguate per proteggersi.
Al momento l'app Immuni è ancora in una fase di sperimentazione e potrà essere utilizzata esclusivamente nelle regioni che hanno aderito a questa prima fase. Si tratta di un passaggio fondamentale di test reale sul territorio prima che l'applicazione venga utilizzata su tutto il territorio italiano per dare un tracciamento realistico dei contagi. Ovviamente, l'app Immuni ha dei limiti dettati dalla percentuale di popolazione che deciderà di utilizzarla. Affinché la sua funzione sia valida, infatti, è necessario che venga installata sui dispositivi di almeno il 60/70% della popolazione italiana. Sono tantissimi gli italiani che hanno già dichiarato di non voler scaricare Immuni sui loro dispositivi. Il motivo è la paura di un'eccessiva violazione della privacy e dei dati personali.
Il governo e gli sviluppatori hanno assicurato che tutti i dati raccolti dall'applicazione sono in forma anonima e non c'è pericolo di divulgazione degli stessi ma le perplessità sono tante e la paura è quella consegnare in mano la propria vita al governo, con conseguente limitazione della propria libertà personale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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