Alla fine è arrivata l'ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza. Lombardia, Piemonte, Basilicata e Calabria passano al giallo.
Le regioni che cambieranno colore
Come già comunicato dal presidente della Lombardia Attilio Fontana, il passaggio vero e proprio avrà valore da domenica 13 dicembre.
Per quanto riguarda il Piemonte non si sa ancora esattamente quando avverrà il cambiamento di colore. Al di là del colore delle varie regioni italiane, ancora non si sa cosa avverrà nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno: il governo sta ancora discutendo su quali regole adottare, soprattutto per quanto concerne gli spostamenti da un comune all’altro. Alla fine quindi saranno 50 milioni gli italiani che da domenica si ritroveranno in zona gialla. Ovvero, tutti quelli che vivono in Emilia, Friuli, Marche, Puglia, Umbria, Liguria, Molise, Provincia di Trento, Sardegna, Sicilia, Veneto e le ultime arrivate: Basilicata, Calabria, Lombardia e Piemonte. Ancora per sette giorni saranno classificate nella zona arancione la Campania, la Toscana, la Val d’Aosta e la Provincia di Bolzano. L'Abruzzo tornerà invece a essere giallo dopo Natale. Il Tar de L'Aquila ha infatti accolto la richiesta di sospensiva avanzata dal Ggverno riguardante l'ordinanza del presidente Marsilio che aveva anticipato il passaggio da zona rossa ad arancione.Zona gialla: cosa cambia
Il cambiamento di colore racchiude in sé anche un cambiamento di regole che modificheranno le giornate di lombardi e piemontesi. Intanto potranno spostarsi liberamente nel proprio Comune e tra i Comuni, a eccezione delle ore comprese nel coprifuoco, ovvero quelle tra le 22 e le 5 del mattino. Durante questo orario servirà avere con sé il modulo di autocertificazione che attesti la necessità di spostarsi, per motivi di lavoro, salute o urgenza. Lo stesso modulo servirà per andare da una regione gialla a una di colore arancione o rosso, mentre non sarà necessario se lo spostamento avverrà tra regioni gialle, fuori dall’orario del coprifuoco. Si potrà andare al bar e al ristorante fino alle 18. Da quell’ora in poi sarà consentita solo la consegna a domicilio o da asporto fino alle 22. Fermo restando che sarà vietato consumare nei pressi del ristorante. I centri commerciali saranno accessibili solo nei giorni feriali, mentre nel fine settimana e nei giorni festivi resteranno chiusi. Per andare a far visita ad amici e parenti non servirà alcuna autocertificazione, anche se la raccomandazione di Palazzo Chigi è quella di evitare visite a persone non conviventi.
Dal 21 dicembre al 6 gennaio
Dal 21 dicembre al 6 gennaio, indipendentemente dal colore della regione, cambieranno le regole, come scritto nel Dpcm del 3 dicembre. Sarà infatti vietato passare da una regione all’altra, comprese anche le province autonome di Trento e Bolzano.
Lo stesso divieto vale anche per le seconde case, qualora si trovino in altre regioni diverse dalla nostra. Al momento, sempre secondo il Dpcm in vigore dal 4 dicembre, sarebbe anche vietato il 25, il 26 dicembre e il primo gennaio spostarsi tra Comuni, anche se in zona gialla. Sono previste deroghe per lavoro, salute, o necessità, come per esempio assistere un parente non autosufficiente, andare a trovare i figli minorenni o il ricongiungimento dei partner per stare insieme nell’abitazione dove convivono. In questi tre giorni sarebbe vietato anche raggiungere le seconde case site in Comuni diversi rispetto a quello di residenza. Il condizionale è d’obbligo perché, come accennato prima, il governo starebbe pensando a dei cambiamenti in proposito, anche se Speranza si è detto contrario a delle modifiche. Per il rientro al proprio domicilio non vi sono invece limitazioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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