Tassi in aumento per i mutui? Questo è quello che appare all'orizzonte per chi compra casa, dopo che Abi ha comunicato l'incremento dall'1,40% registrato a luglio fino all'1,47% di agosto.
Per il momento, rassicura Abi, si tratta solo di un lieve rialzo, ma le associazioni dei consumatori tengono le antenne dritte: "Dopo un periodo di crollo delle richieste di prestiti e mutui causato dal lockdown, i tassi sono crollati ai minimi storici", scrive in un comunicato il Codacons, come riportato da Il Corriere. "Una buona notizia per quei consumatori che si apprestano ad accendere un mutuo e che potranno beneficiare del calo del costo del denaro, con sensibili risparmi sulle rate mensili", prosegue la nota. "Speriamo che il livello dei tassi rimanga basso per tutto il 2022, e non segua il trend dell’inflazione che, purtroppo, ha rialzato la testa negli ultimi mesi e potrebbe portare a brutte sorprese per le famiglie nel corso dei prossimi mesi", conclude il comunicato.
Quale soluzione
Con una prospettiva del genere, quale tipologia di mutuo sarebbe preferibile tra tasso fisso e variabile? "È prematuro parlare di un rialzo preoccupante dei tassi, nel caso dei fissi siamo abbondantemente sotto i livelli pre-pandemia", tende a rassicurare l'esperto e direttore generale della sezione broking di MutuiOnLine Alessio Santarelli. Senza fare salti in avanti, quindi, ma solo guardando alla situazione attuale i mutui a tasso fisso restano ancora i più vantaggiosi: "Pre-pandemia lo spread tra i due tassi arrivava anche a un punto, in quel caso aveva senso fare un ragionamento sul variabile per risparmiare", puntualizza Santarelli. "Oggi il tasso fisso per un mutuo a 20 o 30 anni è intorno all’1,1%, ancora estremamente conveniente", conclude.
Le prospettive
Uno sguardo in avanti, tuttavia, può cambiare rapidamente le carte in tavola. Se è vero che resta vantaggioso accendere ora un mutuo, è altrattanto vero che la situazione potrebbe cambiare "in relazione all’inflazione e alle nuove scelte della Fed e della Bce", senza le quali i tassi non sarebbero diminuiti fino allo stato attuale.
Dopo il boom dello scorso anno, spiega l'esperto, si registra anche una chiara diminuzione delle surroghe:"È bene farlo ora che i tassi sono bassi. Aspettare potrebbe essere controproducente", aggiunge infatti Santarelli.
Mutuo giovani
Con le agevolazioni messe loro a disposizione, sempre che l'investimento venga effettuato in tempi brevi, i giovani non dovrebbero risentire di eventuali incrementi dei tassi a lungo termine. I benefici concessi agli under 36 nel Decreto sostegni bis hanno portato ad una crescita di interesse, tanto che alcuni istituti bancari iniziano a proporre delle offerte rimodulate. Sono sempre più numerose le banche a integrare la garanzia sui mutui all'80% concessa dal Fondo statale: il Fondo prima casa Consap copre un finanziamento entro i 250mila euro dedicato a giovani con Isee al di sotto dei 40mila euro, con cancellazione di imposte di registro, catastale e ipotecaria.
Credit Agricole e Intesa, ad esempio, propongono offerte vantaggiose per mutui a 25 anni entro i 120mila euro, con rate mensili comprese tra 400 e 500 euro.
"Se si è giovani è bene valutare le ultime offerte proposte dalle banche", aggiunge in conclusione Santarelli. "Anche perché alcune sono valide anche per chi ha un Isee familiare oltre i 40 mila euro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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