I punti chiave
La Russia ha accusato l'Ucraina di aver sferrato un'attacco nella regione meridionale di Zaporizhzhia utilizzando le famigerate bombe a grappolo. Durante il raid, un giornalista dell'agenzia russa Ria Novosti, Rostislav Zhuravlev, è rimasto ucciso, mentre altri tre reporter sono stati feriti. "A seguito di un attacco dell'esercito ucraino con munizioni a grappolo, quattro giornalisti sono stati feriti in vari livelli di gravità", ha spiegato il ministero della Difesa di Mosca in una nota, sottolineando poi che Zhuravlev ha perso la vita mentre si trovava nei pressi del villaggio di Pyatikhatki.
L'accusa della Russia
Il capo militare delle forze russe a Zaporizhzhia ha scritto su Telegram che il bombardamento ucraino ha colpito un'auto civile sulla quale si trovava il corrispondente di guerra di Ria Novosti Rostislav Zhuravlev. Secondo quanto riportato dai media russi, altri tre reporter sono rimasti feriti, presumibilmente nello stesso raid. "Quattro operatori dei media hanno riportato ferite di varia gravità e sono stati rapidamente trasferiti in strutture mediche sul campo", si legge in un dispaccio dell'agenzia, che ha poi specificato che, durante l'evacuazione, Zhuravlev "è morto per le ferite causate dall'esplosione delle munizioni a grappolo".
Tra i feriti ci sarebbero anche il corrispondente fotografico, sempre di Ria Novosti, Konstantin Mikhalchevsky, quello di Izvestiya, Roman Polskov, e il cameraman Dmitriy Shikov. "Il corrispondente di Izvestiya Roman Polskov e il cameraman Dmitriy Shikov sono rimasti feriti nella zona dell'operazione militare speciale quando i militanti ucraini hanno sparato contro di loro", hanno fatto sapere da Mosca. Polskov ha riportato la rottura di una gamba e ferite da schegge su varie parti del corpo. Il cameraman deve fare i conti con una frattura delle ossa dell'anca.
Il reporter russo ucciso
Dmitry Kiselyov, direttore generale dell'agenzia di stampa Rossiya Segodnya, ha dichiarato che Zhuravlev sarà sepolto secondo i desideri della madre a Ekaterinburg, dove è nato. Kiselyov ha descritto il corrispondente militare deceduto come un professionista esperto che si è recato per primo nelle zone più pericolose e ha riportato informazioni accurate e importanti.
Il bombardamento che gli è costato la vita sarebbe avvenuto intorno a mezzogiorno nei pressi della località Pyatikhatki. Il ministero della Difesa di Mosca ha dichiarato che i giornalisti di Ria Novosti e Izvestiya stavano preparando materiale sul bombardamento degli insediamenti della regione di Zaporizhzhia da parte delle forze ucraine con munizioni a grappolo.
Intanto nel distretto di Kramatorsk, nel Donetsk, è stato ferito anche un fotografo che lavora per il giornale tedesco Deutsche Welle. Nello specifico, Eugene Shilko, questo il nome del reporter, è stato coinvolto coinvolto in un attacco russo con bombe a grappolo. L'uomo, ha spiegato il quotidiano, si trovava nella città di Druzhkovka, a 23 chilometri dalla linea del fronte. Le sue condizioni sono stabili. Nell'attacco un ufficiale ucraino sarebbe stato ucciso, mentre diversi altri sarebbero rimasti gravemente feriti.
Le bombe a grappolo
In un secondo momento, Ria Novosti e Vladimir Dzhabarov, primo vicepresidente del Comitato internazionale del Consiglio della Federazione Russa, hanno affermato che l'attacco ucraino contro Zaporizhzhia sarebbe stato realizzato utilizzando bombe a grappolo. Dzhabarov ritiene quindi gli Stati Uniti "direttamente responsabili" dell'uccisione del reporter e del ferimento di altri quattro. "Lo stato di salute degli altri giornalisti è moderato, stabile, non c'è pericolo di vita, vengono loro fornite tutte le cure mediche necessarie", ha detto invece il ministero della Difesa russo.
Insomma, Mosca sostiene che Kiev abbia utilizzato munizioni a grappolo nel blitz costato la vita al reporter russo, ma non ha fin qui fornito prove specifiche, ha sottolineato Reuters, che a sua volta non è stata in grado di verificare la vicenda in modo indipendente. Ricordiamo che l'Ucraina aveva recentemente ricevuto bombe a grappolo dagli Usa, impegnandosi a usarle soltanto contro i soldati nemici. Nel frattempo la portavoce del ministero degli Esteri russo ha dichiarato che l'attacco "non sia stato effettuato per caso" e che è "un crimine odioso" di cui anche l'Occidente è responsabile.
Infatti, ha poi minacciato: "I responsabili del brutale massacro di un giornalista russo saranno inevitabilmente puniti. La piena misura della responsabilità sarà condivisa da coloro che hanno fornito munizioni a grappolo ai loro protetti di Kiev".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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