Inter, Benitez punzecchia il Milan: "Più forte? Anche a Istanbul lo era"

"Punge" i rossoneri: "Ho sentito dire che sono i favoriti per tutto. Lo si diceva anche a Istanbul...". Poi vinse il suo Liverpool recuperando da 0-3

Inter, Benitez punzecchia il Milan: 
"Più forte? Anche a Istanbul lo era"

Appiano Gentile - Rafa Benitez punzecchia il Milan. "In questa settimana ho sentito che quella rossonera è la squadra favorita per vincere tutto. Lo si diceva anche a Istanbul quando ho affrontato i rossoneri, lo si è detto fino alla fine del primo tempo di quella partita, ma poi qualcosa è cambiato" ha detto riferendosi alla finale di Champions League del 2005 vinta ai rigori con il Liverpool dopo aver recuperato tre gol ai rossoneri nel secondo tempo.

Il gruppo Archiviate le gare delle nazionali, Rafael Benitez può finalmente riprendere a lavorare con il gruppo nerazzurro al completo, ma ammette: "Periodi come quello appena concluso non sono facili per tutte le grandi squadre che hanno tanti giocatori convocati, ma sappiamo impegni come il Mondiale e le altre gare vanno rispettati. Abbiamo ha bisogno di tempo, ma allo stesso tempo dobbiamo vincere. Proveremo a fare entrambe le cose".

Il mercato Il calciomercato estivo è concluso, per Benitez nessuna novità in formazione: "Abbiamo aspettato per vedere se era possibile acquistare qualche giocatore, poi ho parlato con il presidente Moratti e Marco Branca e sappiamo quello che abbiamo fatto e quello che dobbiamo fare. Ora non ha senso parlare: credo che adesso sia più intelligente parlare del futuro che di quello che è passato". Il tecnico comprende le scelte della società: "Il presidente Moratti ha fatto dei sacrifici economici per tanti anni consecutivi e, se per questa stagione ha deciso di fermarsi, avrà le sue ragioni.

Questa squadra è forte, ha qualità, dobbiamo recuperare la mentalità avuta lo scorso anno. L’abbiamo visto nella gara di Supercoppa contro la Roma e nel secondo tempo dell’esordio in campionato con il Bologna. Con la mentalità giusta, possiamo vincere tutto".

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