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Grillo: Favia e Salsi fuori dal MoVimento 5 Stelle

Beppe Grillo espelle i consiglieri. Salsi "Tutto nelle mani del comico e di Casaleggio". E c'è chi prepara un movimento alternativo per riportare il partito "ai suoi valori originari"

Grillo: Favia e Salsi fuori dal MoVimento 5 Stelle

Se le Parlamentarie dovevano servire (anche) a placare gli animi sulla tema della democrazia interna, Beppe Grillo non ha raggiunto il suo obiettivo. Metodo e partecipazione non sono piaciuti ai militanti a cinque stelle, così come le sfuriate del suo leader contro chi lo accusa di essere poco democratico o, ancora peggio, lo paragona a Alba Dorata, il movimento greco di estrema destra.

Sono mesi che il MoVimento 5 Stelle è in fermento, tra polemiche e "ribelli". Grillo detta le regole, qualcuno prova ad alzare la testa e, puntuale, arriva prima la sfiducia e poi la purga. Dopo Valentino Tavolazzi, stavolta è toccato a Giovanni Favia, il primo ad aver insinuato in un famoso fuorionda la mancanza di democrazia nel M5S, e a Federica Salsi, criticata perché ha partecipato a Ballarò. Ai due è stato vietato l'uso del logo del movimento. "Li prego di astenersi per il futuro a qualificare la loro azione politica con riferimento al M5S o alla mia figura", scrive Grillo sul suo blog, "Gli auguro di continuare la loro brillante attività di consiglieri".

La consigliera bolognese ha confermato di aver già ricevuto una lettera in cui il comico la estromette dal movimento. Questo però non la farà dimettere dal suo incarico: "Penso che porterò avanti il mio mandato elettorale: i cittadini mi hanno affidato un compito", afferma ad Affaritaliani.it, sostenendo che il problema maggiore del M5S è quello di non avere una struttura: "È tutto nelle mani di Grillo e Casaleggio. Le dinamiche nazionali vengono gestite diversamente dalle dinamiche locali: c’è una forte invadenza di Casaleggio all’interno del movimento".

"Siamo all’inizio del crollo", ha commentato Tavolazzi. Critiche anche su Twitter, dove c'è chi parla di "lapidazioni digitali contro i miscredenti", chi di "modalità dittatoriale", al punto che qualcuno affibbia a Grillo il motto "Credere, obbedire, taggare", rivisitando quello storico di Mussolini.

E c'è già chi pensa a un movimento alternativo. Serenella Spalla, storica attivista del M5S, ha fondato una pagina Facebook chiamata Solo 5 Stellecon l'intento di "riportare il MoVimento ai suoi valori originari. In un'intervista a Repubblica sostiene: "Se il Movimento 5 Stelle deve diventare la nostra Alba Dorata meglio uscirne subito. Grillo ha completamente perso il controllo. All’inizio, quando mi sono avvicinata al Meetup, non era affatto così". Secondo lei, sono in molti quelli che vorrebbero criticare il comico genovese, ma che non parlano per paura: "Si chiama la sindrome di Cento. Si è diffusa dopo che la piccola lista in provincia di Ferrara è stata cacciata solo per aver chiesto le ragioni dell’espulsione di Valentino Tavolazzi".

In serata Federica Salsi torna in tv, da Lilli Gruber: "Non mi aspettavo questa esclusione, pensavo che un movimento nato dai cittadini venisse portato avanti dalla base e non da due persone, come Grillo e Casaleggio. Sono in parte sollevata perché il movimento ha preso una piega diversa rispetto a quella originaria.

Se uno differisce da quello che dice il blog di Grillo non va bene e viene allontanto".

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