Gli iPhone? Pochi e in ritardo: ecco cosa succede

Crollano produzione e spedizioni di iPhone dalla più grande fabbrica del mondo Apple, in Cina: ecco cosa succede e le ripercussioni per i clienti e la stessa multinazionale

Gli iPhone? Pochi e in ritardo: ecco cosa succede

Ritardi e lunghe attese per chi ha deciso di acquistare un iPhone 14 Pro e Pro Max, gli ultimi modelli arrivati in casa Apple presentati lo scorso 7 settembre: lo stabilimento cinese di Foxconn, il più grande al mondo, sta registrando grosse criticità a causa della politica zero-Covid decisa da Xi Jinping che ha causato tagli nella produzione. La domanda mondiale, insomma, non riesce a essere soddisfatta, un problema non di poco conto e che non sarà di facile risoluzione in tempi brevi.

"Capacità notevolmente ridotta"

"La struttura sta attualmente operando con una capacità notevolmente ridotta", ha affermato ieri la Apple senza dettagliare l'entità della riduzione. "Continuiamo a vedere una forte domanda per i modelli iPhone 14 Pro e iPhone 14 Pro Max. Tuttavia, ora ci aspettiamo spedizioni di iPhone 14 Pro e iPhone 14 Pro Max inferiori rispetto a quanto previsto in precedenza", riporta una nota della multinazionale di Cupertino, in California. Nello stabilimento che si trova a Zhengzhou, nella Cina centrale, lavorano circa 200mila persone molti dei quali costretti a cambiare occupazione e lasciare l'azienda a causa soprattutto del malcontento per le misure rigorose ed eccessive che riguardano il Covid.

La riduzione nelle spedizioni

La Reuters ha fatto sapere che la produzione di questi prodotti Apple potrebbe diminuire fino al 30% nel mese di novembre: il ricercatore di mercato TrendForce ha fatto sapere che nel trimestre ottobre-dicembre la spedizione degli iPhone potrebbe essere ridotta a 3 milioni di unità dagli 80 milioni quando la produzione industriale funziona a pieno regime. La Apple ha fatto sapere che i suoi clienti dovranno aspettatrsi tempi di attesa più lunghi con ricadute negative anche in altri ambiti "Tutto ciò che influisce sulla produzione di Apple influisce ovviamente sul prezzo delle azioni", ha affermato Quincy Krosby, Chief global strategist di LPL Financial a Charlotte, nella Carolina del Nord.

La riduzione nella produzione

"Ma questa fa parte di una storia molto più profonda: l'incertezza che circonda il futuro dell'economia cinese... Questi titoli fanno parte della saga in corso sul fatto che ci sia del vero nelle voci coerenti secondo cui le autorità stanno discutendo se alcune delle misure saranno revocate nel prossimo trimestre", ha dichiarato a Reuters. Oltre alla spedizione dei prodotti, però, c'è il problema della produzione.

Nel frattempo, Apple prevede di produrre almeno tre milioni in meno di iPhone 14 rispetto a quelli in produzione nel 2021: i ricavi ne risentiranno con perdite stimate dal Bloomberg nell'ordine dell'8% soltanto rispetto al trimestre giugno, luglio e agosto.

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