Mostra Plasmati alla Bgallery: ecco l'arte dell'era digitale

I due artisti vogliono far riflettere sul rapporto ambiguo che c'è tra spettatore e televisione. Alla provocazione hanno scelto di rispondere Costanzo, Giletti, Liorni, Bilà e Munafò.

Roma - Plasmati, condizionati e corrotti dalla televisione. Siamo tutti così, legati ai media, succubi e vittime della tv. «Plasmati», la mostra di Iacopo Mattia Alegiani e Edoardo Cicchetti, curata da Camilla Costanzo e aperta da giovedì prossimo fino al 10 maggio alla Bgallery, in piazza Santa Cecilia 16, ci vede in questo modo.

Attraverso due innovative forme d'arte, Edoardo Cicchetti con i suoi Timelapse, ovvero una serie di fotografie montate cronologicamente e velocizzate fino a farle diventare una sorta di mini filmato, e Iacopo Mattia Alegiani con dipinti che riproducono l'effetto digitale della televisione, le interferenze, i paesaggi inediti, la mancanza di segnale, ci vogliono far riflettere sul rapporto ambiguo che c'è tra spettatore e televisione. È la nostra generazione, il nostro tempo, che appare e compare nell'esposizione che si terrà alla Bgallery.

Cicchetti ha realizzato anche una serie di fotoritratti di personaggi televisivi che, deformati e trasfigurati dal grand'angolo, sembrano perdere l'umanità e divenire mostri, lontani, lontanissimi da come siamo abituati a vederli sullo schermo.

È un'arte, la loro, dell'era digitale, fatta da due maestri cresciuti nell'età analogica e televisiva, gli anni Ottanta. Impossibile per loro, quindi, prescindere dal piccolo schermo: anzi, solo la sua materia si presta a esprimere il loro tempo e l'universo interiore di una generazione, sempre più legata a quello che accade, ma che viene filtrato e conosciuto attraverso la tv.

«Abbiamo scelto, prendendo spunto dal tema della mostra, di non fare un catalogo finalizzato a questo evento, ma di renderlo un terreno di confronto fra le persone che la televisione la fanno e l'hanno fatta - spiegano Alegiani e Cicchetti -. Ne è nato un volume nel quale "i televisivi" hanno espresso le loro opinioni in merito al concetto di "plasmati". Abbiamo chiesto loro di rispondere alla provocazione degli artisti e ne sono usciti fuori spunti davvero interessanti».

Fra gli autori che hanno scelto di partecipare ci sono Maurizio Costanzo, Massimo Giletti, Marco Liorni, Alberto Bilà, Stefano Munafò», spiega

Camilla Costanzo curatrice della mostra. Al vernissage, oltre ai due artisti romani, saranno presenti i "televisivi" che hanno contribuito alla realizzazione del catalogo. Un appuntamento, quindi, proprio da non perdere.

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