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Schumacher "intervistato" con l'AI: perché il caso può finire in tribunale

Sulla rivista Die Aktuelle è comparsa una chiacchierata fittizia con l'ex pilota tedesco. In realtà dietro le risposte di Schumi c'è l'intelligenza artificiale

Schumacher "intervistato" con l'AI: perché il caso può finire in tribunale

Ha creato un vero e proprio scandalo l'intervista a Michael Schumacher, apparsa sul magazine tedesco Die Aktuelle, pubblicata come fosse autentica e presentata in copertina come un’esclusiva mondiale. Dietro le risposte dell'ex campione di F1 al tabloid scandalistico, c’è però l’intelligenza artificiale.

Il caso ha destato grande scalpore e indignazione. "Un contenuto chiaramente ingannevole", dicono i pareri più critici al punto che la promozione ingannevole della finta esclusiva ha però subito preoccupato gli esperti di comunicazione. In effetti basta guardare la copertina per capire la pessima scelta nel proporre un'intervista a Schumacher. Sì, perché la rivista tedesca ha presentato una "prima intervista" in "esclusiva mondiale" al campione tedesco, con tanto di promessa di svelare gli "indizi" e i retroscena sulle sue condizioni. Solo in un trafiletto si leggono le parole che svelano l'ovvio inganno.

Le incredibili domande a Schumacher

Le risposte di Schumacher sono state create da una piattaforma di chatbot (che funziona esattamente come la nota ChatGpt) chiamata Character.ai, ma tra impaginazione, titolo e formato della cover story, non c’era nulla che lo facesse capire al lettore in modo diretto. La pagina in cui si leggono le domande e le risposte viene sovrastata dalla frase "la mia vita è totalmente cambiata", e rappresenta il fulcro su cui ruotano le varie domande sull'incidente sugli sci avvenuto ormai dieci anni fa sulle nevi di Meribel. Tra le diverse domande rivolte all'intelligenza artificiale (presentate come "le domande che tutti si pongono"), spiccano "Come stai dall'incidente che hai subito dieci anni fa?", e"Come stai oggi?". Un'accozzaglia di elementi di cattivo gusto. Poi alla fine viene svelata la presa in giro con la conclusione "Tutto ciò che il personaggio dice è inventato".

Il caso può finire in tribunale

La rivista Die Aktuelle non è nuovo a storie inventate pubblicate anche in passato, ma questo è il primo caso nel quale la fake news passa attraverso una piattaforma di intelligenza artificiale. La testata rischia così conseguenze penali, non potrebbero infatti bastare le piccole note messe a fondo pagina, né gli screenshot delle risposte elaborate dal computer, per evitare il tribunale. Ad ogni modo, qualore ci fosse uno strascico legale, il caso potrebbe fare scuola. Questi esperimenti sono stati già utilizzati per interviste impossibili a personaggi scomparsi da tempo: da Napoleone a Niki Lauda.

Ma non è questo il caso. Con Schumacher si è voluto creare apposta l’inganno, ed è per questo che le reazioni sono state durissime. Quelle del quotidiano britannico The Times per esempio o anche quella del tedesco Übermedien, che etichetta l’esperimento come "troppo stupido per essere vero". Di sicuro un affronto imperdonabile al muro di protezione costruito in questi anni dalla moglie Corinna Betsch e dai figli Mick e Gina Maria.

Insieme agli amici più cari non si sono mai lasciati sfuggire alcun particolare, prendendosi cura di Michael nella totale riservatezza.

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