Politica

Conte prepara la manovra: "Sarà seria e coraggiosa"

Conte rassicura sui vaccini e prepara la manovra: "A testa alta in Europa". E su Tav e Tap deciderà il governo

Conte prepara la manovra: "Sarà seria e coraggiosa"

Dalla Libia agli Usa, passando per la Tav e i vaccini. Giuseppe Conte affronta tutti i nodi arrivati al pettine del governo nella conferenza stampa a Palazzo Chigi prima delle tradizionale chiusura per le ferie estive. Il premier rivendica il lavoro fatto fino ad oggi dall’esecutivo gialloverde e rassicura sull’obbligo vaccinale dopo il rinvio inserito dai grillini nel Milleproroghe.

L’immigrazione

Sul tema migranti, Conte rigetta leaccuse rivolte da più parti contro il governo e difende l’operato del ministro dell’Interno Matteo Salvini. "Credo che sulle migrazioni i dati parlano per noi: abbiamo ridotto gli sbarchi, ci sono statistiche che siamo tra 80 e 85 per cento di sbarchi in meno – dice il premier - È un risultato positivo nella misura in cui significa meno rischi per i migranti, nell'attraversamento del Mediterraneo con navi che non erano di crociera, di prima classe". Per Conte i porti dell’Italia non sono “chiusi” nel senso spesso inteso da alcuni commentatori, perché l’approccio del governo è "rigoroso” ma “non ha mai messo in discussione il soccorso umanitario”. “Abbiamo sempre assicurato la presenza delle nostre motovedette – spiega il premier - la possibilità a trasbordare persone vulnerabili. Però abbiamo cambiato atteggiamento, perché l'atteggiamento fin qui seguito ha prodotto in 15 anni più di 34 mila morti".

Conte si dice “orgoglioso” di aver “cambiato” la politica migratoria dell’Italia e, indirettamente, dell’Europa perché ha evitato “che il Mediterraneo divenisse il cimitero dei migranti senza nome”. “Arrivare a ottenere il riconoscimento di un pieno coinvolgimento europeo anche in sede attuativa – aggiunge - significa un grande risultato insperato fino a un attimo prima. Ora lavoriamo a implementare e massimizzare gli obiettivi".

La Libia

Nell’ultimo incontro negli Stati Uniti con Donald Trump, Conte è riuscito a ottenere l’appoggio degli Usa sulla partita libica. "La Libia ha un rilievo strategico per l'Italia per ragioni storiche, geopolitiche e di vicinanza – afferma il premier - Le rotte della migrazione che attraversano la Libia si concentrano sull'Italia. Abbiamo un interesse primario". Il primo ministro rigetta "pretese egemoniche o mire espansionistiche” e sostiene che l’interesse derivi dalla "necessità di garantire gli interessi nazionali".

I vaccini

Non si tira indietro neppure sulla vicenda vaccini, tema che ha infiammato il dibattito politico e parlamentare e portato a scontri interni anche nel Movimento Cinque Stelle. "La posizione del governo è chiara – spiega Conte - per quanto riguarda la scuola dell'obbligo mi sono confrontato col ministro Grillo e non ci sarà nessuna specifica circolare". L'obiettivo "è garantire la massima tutela della salute e allo stesso tempo garantire il diritto all'istruzione".

La Tav e la Tap

Un nodo più intricato è quello dell’Alta velocità. Su questo aspetto Lega e M5S sono distanti, con Salvini che vorrebbe portare a termine le grandi opere e i grillini che fanno muro. “Stiamo valutando tutti gli aspetti – dice Conte - All'esito di questa verifica trarremo le nostre conclusioni. Ogni ministro può esprimere le sue valutazioni a titolo personale però le conclusioni le faremo tra un po' come consiglio dei ministri a titolo risolutivo, il vostro presidente del Consiglio se ne farà latore". Lo stesso vale per la Tap. l governo sarà "vigile e valuterà tutte le istanze" sul gasdotto Tap e "alla fine ci sarà una sintesi politica che spetta al consiglio dei ministri con i suoi ministri", assicura il presidente del Consiglio. "Ci sono preoccupazioni diffuse", ma "dobbiamo fare valutazioni rispetto a un progetto in corso di realizzazione, faremo una verifica presso tutti i ministeri competenti della procedura fin qui seguita. Vogliamo accertarsi che sia stata corretta".

La manovra

Il ritorno dalle ferie estive darà poi il via libera ai lavori per la finanziaria. Salvini e Di Maio premono, rispettivamente, per Flat Tax e reddito di cittadinanza. Dopo le prime resistenze, Tria sembra disposto ad aprire i rubinetti. In Commissione Ue, spiega Conte, “ci presenteremo a testa alta. Non ho chiesto nessun atteggiamento di favore. Abbiamo anticipato le linee direttive, ma non ho mai chiesto una concessione. Ci presenteremo con un programma serio, coraggioso, che tuteli i nostri interessi, saremo molto seri, duri, rigorosi ma non irragionevoli e scriteriati”. E poi spiega che le risorse per la manovra "sono ricavate da un'attenta opera di ricognizione degli investimenti programmati e delle spese. Non andremo a toccare settori strategici come la sanità, la scuola e la ricerca che assicurano al Paese prospettive di sviluppo". Un appunto realista, però, il presidente del Consiglio se lo concede. "Non significa – avverte - che a settembre realizzeremo” sia la Flat Tax che il reddito di cittadinanza.

Sul piatto a settembre ci saranno poi la “riforma del codice degli appalti”, una “semplificazione burocratica”, “contrasto alla corruzione”, "l'accelerazione dei processi civili" e "ancora digitalizzazione dei servizi pubblici".

Il presidente della Rai

"Non c'è nessuna irritazione da parte del presidente del consiglio dei ministri nei confronti di Salvini per quanto riguarda la Rai", dice Conte ai cronisti che gli chiedono come si chiuderà la vicenda della tv di Stato che, ad oggi, non ha ancora un presidente. Lo stallo è sul nome di Marcello Foa, scelto dai partiti di maggioranza ma non votato dalla Commissione di vigilanza. "È una vicenda che abbiamo affrontato come al solito – spiega Conte - abbiamo affrontato le candidature, le abbiamo discusse, il metodo migliore è che tutti partecipino e in modo molto franco si individui il profilo migliore. Siamo arrivati a un assetto per quel che riguarda la formazione del Cda, poi il Cda propone alla commissione parlamentare e sollecita un parere sulla figura del presidente che deve essere di garanzia e riscuotere un certo consenso. Per quanto riguarda la mia personale valutazione Foa è un profilo di tutto rispetto, è una persona assolutamente adeguata per come l'ho valutato io sul profilo curriculare. La commissione parlamentare non ha condiviso questa mia valutazione. Come se ne esce? Ora c'è un discorso strettamente politico, cosa si fa, il Cda si riunisce e propone un altro candidato? Si può fare, non so se si orienterà in questa direzione e non è scontato che ci sarà un risultato positivo. Le parti politiche hanno sicuramente un ruolo perché non c'è stato l'esito positivo aspettato. Valuteremo nel rispetto delle competenze reciproche". Immediata è arrivata la risposta di Foa: "Ringrazio il premier Conte per l'apprezzamento nei miei confronti".

ha detto il giornalista.

Commenti