I soldati di Mosca avanzano. Dagli Usa altri 2 miliardi. Sì all'incontro Biden-Zelensky

In 8mila via da Kharkiv, 30mila militari circondano l'area. Putin: "Le nostre truppe migliorano le posizioni ogni giorno". Blinken: "Invio urgente di missili e blindati"

I soldati di Mosca avanzano. Dagli Usa altri 2 miliardi. Sì all'incontro Biden-Zelensky
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Antony Blinken annuncia lo stanziamento di altri due miliardi di dollari in aiuti militari all'Ucraina, mentre Vladimir Putin esulta affermando che le truppe russe stanno avanzando su tutto il fronte. Dopo l'incontro a Kiev con Volodymyr Zelensky, il segretario di stato americano parla alla stampa insieme al collega Dmytro Kuleba, spiegando che lo scopo del nuovo pacchetto è quello di «fornire armi oggi» all'Ucraina, nonché di investire nelle infrastrutture e aiutare il paese ad acquistare attrezzature militari da altri stati. «Stiamo velocizzando munizioni, veicoli corazzati, missili e difese aeree per portarli in prima linea», dice il titolare di Foggy Bottom, aggiungendo che gli Usa sono concentrati sull'invio di sistemi missilistici Patriot e altre forme di difesa aerea. Inoltre, Washington è vicina a chiudere un accordo bilaterale sulla sicurezza con Kiev e il presidente Joe Biden potrebbe vedere Zelensky nelle «prossime settimane» per siglare l'intesa. Finora oltre 30 paesi hanno aderito alla Dichiarazione congiunta di sostegno all'Ucraina del G7, mentre Regno Unito, Germania, Francia, Danimarca, Italia, Canada, Paesi Bassi, Finlandia e Lettonia hanno già firmato accordi bilaterali e, oltre che con gli Stati Uniti, sarebbero in corso negoziati con Estonia, Spagna e Repubblica Ceca. Un portavoce del Pentagono, tuttavia, ammette che «la situazione sul campo di battaglia in Ucraina in questo momento è difficile». «Faremo tutto il possibile per fornire loro le munizioni e i rifornimenti critici di cui hanno bisogno», prosegue, affermando che Mosca ha sfruttato la pausa nell'assistenza americana e sta cercando di fare progressi, «certamente preoccupante».

Il Consiglio di sicurezza di Kiev, intanto, fa sapere che fino a 30.000 soldati russi sono impegnati negli attacchi nella regione di Kharkiv, nell'Ucraina nord-orientale, dove i servizi di soccorso hanno evacuato almeno 8.000 persone. Il portavoce del ministero della Difesa spiega che gruppi di fanteria russa sono entrati a Vovchansk: «Il nemico sta cercando di prendere piede nella parte settentrionale della città - dice ai media Dmytro Lazutkin - E alcuni gruppi di fanteria russa sono effettivamente entrati». Da Mosca, invece, la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova avverte che nessun armamento potrà salvare «il regime criminale di Zelensky dal collasso», e tutto il materiale militare inviato dai Paesi occidentali «sarà distrutto». Putin, intanto, arriva oggi a Pechino dal suo «caro amico» Xi Jinping con l'obiettivo di ottenere un maggiore sostegno per il suo sforzo bellico in Ucraina. Lo zar del Cremlino loda il leader cinese definendolo «saggio e visionario», capace di svolgere «un ruolo speciale e di primo piano nello sviluppo delle relazioni bilaterali». Quindi, sottolinea che il rapporto tra i due paesi «si basa sull'uguaglianza e la fiducia, sul rispetto della sovranità e la considerazione degli interessi reciproci». «Questo livello senza precedenti di partenariato strategico ha determinato la mia scelta della Cina come prima Nazione da visitare dopo l'insediamento ufficiale come presidente della Federazione Russa», ribadisce Putin ricordando «la profonda e duratura amicizia e cooperazione tra i due popoli», pilastro delle relazioni bilaterali. Riguardo al conflitto in Ucraina, in un'intervista a Xinhua, afferma: «Non ci siamo mai rifiutati di negoziare, stiamo cercando una soluzione globale, sostenibile e giusta, con mezzi pacifici.

Siamo aperti al dialogo su Kiev, ma i colloqui devono tenere conto degli interessi di tutti i paesi coinvolti nel conflitto, compreso il nostro». Parole a cui Blinken risponde affermando che «se Putin mostrasse interesse a impegnarsi seriamente nei negoziati, gli ucraini risponderebbero».

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