Piemonte e Veneto azzerano i contagi, la Lombardia ne conta 259 su 303, l'85,4% di quelli nuovi. Le vittime sono 26, i numero più basso registrato finora dall'inizio dell'epidemia. Insomma, la situazione è assolutamente sotto controllo e l'unica altra regione che registra più di dieci contagi è l'Emilia Romagna. Non sembrano preoccupanti i nuovi focolai, considerato un effetto collaterale della ripresa che non ha colto nessuno impreparato. In Lombardia vengono spenti nel giro di pochi giorni, in Lazio sono «sotto controllo» a quanto conferma l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato: a destare le preoccupazioni delle squadre Ats era stato il focolaio San Raffaele Pisana, responsabile di 111 casi positivi e 5 decessi correlati. «Il sistema dei controlli ha funzionato e si è risposto con grande tempestività, ma non dobbiamo mai abbassare la guardia perché sono situazioni che possono ripresentarsi» tiene alta l'attenzione l'assessore. E la nuova alleata alla lotta da oggi sarà la app Immuni, già scaricata da 2,5 milioni di persone e utile a identificare velocemente i nuovi contagi.
Pur essendo concentrai in Lombardia, i nuovi casi non preoccupano, sono casi lievi. «I dati - spiega l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera - risentono di 109 tamponi eseguiti a fronte della positività al test sierologico regionale sui cittadini, 8ctamponi conseguenti a sierologici su operatori socio sanitari e 17 su ospiticdelle Rsa. Degli altri 125 cittadini positivi oggi, alcuni sono riferibili alla positività a seguito di sierologici privati».
In Italia in terapia intensiva si trovano 207 persone, due meno del giorno precedente. Sono ancora ricoverate con sintomi 3489 persone, 105 in meno di ieri. In isolamento domiciliare 22.213 persone (258 in meno). I guariti registrano un aumento in 24 ore di 640 unità. Per quanto riguarda il numero di individui controllati, si calcola un positivo ogni 58 persone, ovvero 1,7%.
I numeri sono compatibili con le dichiarazioni, che fino a poche settimane fa ci sarebbero sembrate fin troppo ottimistiche, del viceministro ella salute Pierpaolo Sileri che arriva perfino a scongiurare una ripresa dell'epidemia in autunno. «Torniamo finalmente a respirare - dichiara -, la situazione va meglio. Anche dopo le riaperture, la paura di una seconda ondata del virus non sembrerebbe esserci. Le misure vengono rispettate, dal distanziamento al lavaggio delle mani, tuttavia serve un monitoraggio attento».
A far ben sperare sono anche i passi avanti sulla realizzazione di un vaccino che, con tutta probabilità sarà quello creato dal team Oxford-Pomezia.
«Avere l'agognato vaccino contro il coronavirus consentirà di limitare i danni - spiega Sileri - È prematuro pensare di poterlo già avere a settembre ma potrebbe arrivare per fine anno o inizio 2021» ha specificato Sileri aggiungendo che, in relazione all'accordo con Oxford, «l'Italia non ha acquistato dosi di vaccino che ancora non ci sono, ma insieme con altri Paesi europei ha firmato un accordo per continuare a sostenere questa ricerca».
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