Il principe Harry sarebbe già tornato a Londra per partecipare, il prossimo 1° luglio, all’inaugurazione della statua dedicata a Lady Diana e al pranzo privato con la regina Elisabetta. Le polemiche, però, lo seguono anche a Londra.
La (presunta) firma di Harry
Il sito TMZ ha riportato una notizia davvero incredibile e strana. A quanto pare sui documenti che attestano la nascita di Lilibet Diana Harry avrebbe apposto la firma “Sua Altezza Reale, Duca di Sussex” sulla riga relativa al nome del padre. Il secondogenito del principe Carlo avrebbe, dunque, violato una precisa volontà di Sua Maestà. A gennaio 2020, infatti, Buckingham Palace rilasciò un comunicato che non dava adito a dubbi: “I Sussex, poiché non sono più membri attivi di casa Windsor, non possono più usare lo status di Altezze Reali”.
Tra l’altro la notizia colpisce anche perché il principe Harry e Meghan hanno fatto capire molto chiaramente di non voler più far parte della royal family, su cui hanno sparato a zero e di non badare, almeno in apparenza, ai titoli e al trattamento. Perché, allora, questa nuova contraddizione nel comportamento del duca? Come mai questa discrepanza tra le dichiarazioni rilasciate nelle interviste e i fatti? Si tratta di un nuovo gesto di ribellione?
L’unica spiegazione plausibile è che a compilare il documento non sia stato Harry, bensì il Santa Barbara Cottage Hospital. A questo punto, se così fosse, i Sussex potrebbero intervenire per modificare quanto (erroneamente) scritto. La faccenda è diversa per Meghan Markle che, invece, ha usato semplicemente il suo nome completo e il cognome, ovvero "Rachel Meghan Markle", senza titoli né il trattamento di altezza reale.
Harry non è più Altezza Reale
Il magazine Hello riporta che il trattamento di “altezza reale” è stato rimosso persino dalle targhette realizzate dalla Royal Collection Trust per la mostra “Royal Style in The Making” (iniziata lo scorso 4 giugno e visitabile fino al 2 gennaio 2022), che racconta la storia degli abiti più iconici dei Windsor. Tra questi vi è anche il celebre vestito da sposa di Lady Diana (di proprietà di William e Harry) e altri cimeli appartenuti alla principessa. Accanto a ogni oggetto dell’indimenticata Diana possiamo leggere. “Concessi da Sua Altezza Reale il duca di Cambridge e dal Duca di Sussex”.
Questa puntualizzazione stride moltissimo con la presunta firma del principe Harry sull’atto di nascita di Lilibet Diana. Sembra strano che il duca voglia sfidare in modo così plateale la royal family e, soprattutto, la regina Elisabetta. È vero, come ricorda Vanity Fair, che Harry si firmò allo stesso modo anche sui documenti di nascita di Archie, scrivendo il nome (non il cognome, visto che per i royal le regole in merito sono diverse), seguito da “Sua Altezza Reale il Duca di Sussex”. Tuttavia non possiamo dimenticare che il bimbo nacque il 6 maggio del 2019, quando ancora non era scoppiata la bomba della Megxit.
In quella circostanza anche Meghan si firmò con il nome (sempre senza cognome) seguito da “Sua Altezza Reale la Duchessa di Sussex”.
Di recente l’ex attrice è stata accusata di sfruttare il nome dei Windsor, poiché ha firmato il suo primo libro per bambini, “The Bench”, con il titolo “Duchessa di Sussex”. Nel caso del documento di nascita di Lilibet Diana, però, l’errore lo avrebbe compiuto solo il principe Harry.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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