Sono tanti i personaggi di spicco implicati nel traffico di minorenni che Jeffrey Epstein ha portato avanti nell’ombra delle sue tenute in giro per il mondo. Alcuni di questi hanno deciso di collaborare per migliorare la loro posizione. Jean-Luc Brunel è uno di questi. Fu il fondatore delle famose agenzie di top model Karin Models e Mc2, dalle quali sono usciti importanti nomi della moda come Christy Thurlington. Il nome del francese viene fuori spesso in Relentless Pursuit, il libro sui crimini commessi da Epstein, scritto dal legale Bradley Edwards ed uscito il 31 marzo 2020. Edwards rivela che Brunel procurava giovani provenienti dal mondo della moda al pedofilo, per soddisfare il suo insaziabile e malato appetito di ragazze giovanissime. Ascoltato dall’Fbi, Brunel ha rivelato tra gli altri anche il nome di un intimo amico di Epstein, che era solito frequentare le dimore del magnate.
Stiamo parlando di Harvey Weinstein, recentemente incriminato a 23 anni di carcere, con l’accusa di violenza sessuale e stupro, dopo un lungo processo a suo carico. Alcune donne, tra cui Asia Argento e altre star di Hollywood, nel 2017 decidono di rivelare pubblicamente le molestie e i ricatti subiti dal produttore, dando vita al Mee Too Movement contro la violenza sessuale sulle donne. La reputazione di Weinstein cala così a picco, e sempre più donne affermano di aver subito le sue avances sessuali, in cambio di un lavoro. Edwards racconta che Weinstein ed Epstein erano buoni amici, e che i due condividessero anche la passione per le ragazzine.
"Questa intervista risale al 2016, più di un anno prima che al mondo intero venissero rivelati gli attacchi e le avances non gradite alle donne", racconta il legale nel libro. "Jean Luc ha raccontato nei minimi dettagli un episodio che culminò con una violenta lite tra Epstein e Weinstein, che mise fine alla loro amicizia. Weinstein si trovava da Epstein per ricevere un massaggio da una delle sue ragazze, quando cercò di trasformare il massaggio in qualcosa di sessuale, in modo aggressivo. La ragazza rifiutò le sue avances e l'uomo la attaccò verbalmente. Ma la ragazza era una delle preferite di Jeffrey, che vide l’aggressione come una mancanza di rispetto nei suoi confronti. Così Jeffrey entrò nella stanza e cacciò Weinstein fuori di casa, intimandogli di non tornare più”.
Harvey Weinstein, che Epstein definì un “porco” per averlo oltraggiato quel giorno, si trova ora in carcere ed è soltanto uno dei tanti intimi del finanziere americano, il cui giro di prostituzione minorile ha portato l’avvocato Edwards a ingaggiare con lui una strenua lotta a colpi di cause, terminata con l’arresto di Epstein nel luglio 2019.
Nel libro da lui scritto, il legale racconta con dovizia di particolari le testimonianze di alcune delle vittime del magnate morto suicida, al fine di mettere in luce la personalità deviata del genio del male, che per anni ha abusato di ragazzine dai 14 ai 18 anni, aiutato da amicizie potenti e influenti.
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