Alonso «mata» la pioggia e fa il bis

Il bis è tanta roba. Fernando Alonso, due settimane dopo Silverstone, firma la pole anche di Hockenheim. Sempre sotto l'acqua, da vero mago della pioggia. Il sabato in «casa» del nemico, cioè la Mercedes, regala certezze alla Ferrari. Ha il pilota migliore, e si sapeva da tempo. Ha la macchina competitiva, e già si era capito nel weekend inglese. Ha il box all'altezza della situazione, e questa può essere la chiave per il definitivo salto di qualità. L'impressione è che la lotta per il titolo stia vivendo una fase cruciale della stagione. E la Rossa si presenta forte di una crescita continua, da inizio stagione, di tutto il pacchetto composto da driver-vettura-muretto.
Evoluzione positiva ribadita ieri in Germania: Alonso è stato il più veloce sull'asciutto, nelle ultime libere, e sul bagnato. Come a Silverstone la Ferrari si conferma a suo agio sotto la pioggia nel giro secco. Non rischia nulla nel Q1 e nemmeno nel Q2 dove per evitare sorprese, si mette al riparo, uscendo con le gomme giuste, quando inizia a piovere sul serio. A dimostrazione che la disattenzione «inglese» di quindici giorni fa è stata metabolizzata: allora solo le bandiere rosse evitarono una clamorosa eliminazione per un errore di sottovalutazione. Poi, nella lotteria finale, è perfetta la strategia del box che richiama Alonso per montare gomme fresche e piazzare il tempone che lo farà scattare davanti a tutti, dopo un'emozionante altalena con la pole che ha cambiato padrone sette volte in pochi minuti.
Il leader del mondiale divide i meriti con la squadra e guarda alla gara con ottimismo. Lo dice vestito di rosso in mezzo ai due «tori» della Red Bull, Sebastian Vettel e Mark Webber. Immagine dal colpo d'occhio ineguagliabile. Fernando li ha «matati» entrambi nella pista trasformata in una arena dall'acqua. Non si è fatto infilzare l'asturiano, anzi. Li ha infilzati. E loro non possono far altro che inchinarsi. L'australiano, primo antagonista secondo la classifica iridata, sarà anche retrocesso di cinque posizioni per la sostituzione del cambio.
Così Herr Alonso dovrà guardarsi al fianco e negli specchietti da ben tre tedeschi che nel gran premio di casa proveranno a fare la voce grossa. Infatti oltre a Vettel, anche la seconda fila sarà tutta di marca deutsche con la Mercedes di Michael Schumacher e la Force India di Nico Hulkenberg. Davanti alle McLaren anche Pastor Maldonado. Una strana qualifica, quella delle frecce d'argento, che si sono presentate in Germania letteralmente stravolte dal lungo elenco di novità. Scelta vincente nella prima parte delle qualifiche, poi sotto l'acqua Jenson Button e Lewis Hamilton sono «affogati», probabilmente per i problemi nel mandare in temperatura le gomme. Comunque il team anglo-tedesco ha dimostrato di essersi ritrovato. E per oggi resta un brutto cliente con cui si dovrà probabilmente fare i conti.
Il capitolo delusioni lo apre Felipe Massa. Il brasiliano è la nota dolente in casa Ferrari. Un errore all'inizio del Q2, quando la pista non era ancora invasa dall'acqua, gli ha impedito di entrare nei migliori dieci e scatterà dalla settima fila. Fanno peggio Romain Grosjean, che per la prima volta dopo nove gare non entra nella lotta per la pole, e Nico Rosberg che scatteranno nelle retrovie penalizzati anche di cinque posizioni (come Perez, che ha ostacolato Alonso e Raikkonen).
Gara compromessa per loro anche se questa stagione insegna che dal sabato alla domenica tanto se non tutto può cambiare. Per «colpa» del meteo, oggi non è prevista pioggia, e delle temperature ballerine.

Per «colpa» delle gomme, della capacità di sfruttare al meglio sia le soft che le hard. Vedere il sorpasso di Webber ad Alonso a Silverstone. Se oggi la Ferrari dimostrasse di aver imparato anche quella lezione, avrebbe una maturità da mondiale.

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