La Apple è pronta a tagliare la produzione dei nuovi iPhone 13 di centinaia di migliaia di unità (ma il numero potrebbe lievitare fino a 10 milioni) a causa di una carenza di chip per computer. È la conseguenza della crisi che sta colpendo le catene di fornitura a livello globale, tale da spingere la Casa Bianca ad avvertire gli americani che "ci saranno cose che le persone non riusciranno ad avere" a Natale.
Le previsioni di produzione del colosso tecnologico di Cupertino parlavano di 90 milioni di unità prodotte. Ma, come ha anticipato Bloomberg, la stessa Apple nei giorni scorsi ha fatto sapere agli impianti di produzione dei melafonini che la produzione sarebbe rallentata poiché alcuni fornitori stanno avendo difficoltà a recapitare i componenti necessarie. Dopo che la notizia è stata diffusa, le azioni Apple hanno perso l'1,2% e questa mattina, all'apertura di Piazza Affari, il gigante dei semiconduttori Stm soffre la perdita più consistente (- 1,48%). Già la scorsa primavera, i vertici di Apple avevano previsto una diminuzione dei ricavi, dovuta alla carenza di chip che già allora aveva colpito le vendite di Macbook e iPad. Così come Texas Instruments, uno dei maggiori fornitori di componenti, aveva annunciato nelle stesse settimane che la produzione sarebbe diminuita. Un segno degli scricchiolii nelle catene di fornitura, attesi per i mesi successivi.
Il settore tecnologico ha subito uno dei maggiori contraccolpi tra quelli dovuti al recupero economico post-pandemico, che sta causando carenza di energia, componenti e materie prime, oltre ai problemi di trasporto delle merci. A settembre, i tempi di consegna dei chip dal momento dell'ordine sono cresciuti per il nono mese consecutivo, così che per ricevere i componenti sono necessarie in media più di 21 settimane. La mancanza di semiconduttori ha rallentato sensibilmente la produzione di automobili, tanto che nel 2021 verrano prodotti 7,7 milioni di veicoli in meno rispetto alle previsioni.
Diverse aziende statunitensi hanno deciso di rallentare - e in alcuni casi fermare del tutto - la produzione per la mancanza di parti. Per questo, l'amministrazione guidata da Joe Biden ha informato i cittadini che a Natale molti scaffali potrebbero restare vuoti e per questo dovranno essere "flessibili e pazienti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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