Licenziata dopo 34 anni, suora fa causa al Vaticano: la richiesta choc

L'incredibile storia vede come protagonista Madre Marie Ferréol, "licenziata" da un monastero in Bretagna. Scoppia il caso in Francia

Licenziata dopo 34 anni, suora fa causa al Vaticano: la richiesta choc
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Pare incredibile da credere, eppure il Vaticano si troverebbe alle prese con una causa mossa nei suoi confronti da parte di una suora, Madre Marie Ferréol, che chiede un maxi risarcimento, con tanto di riassunzione, dopo essere stata "licenziata" dal monastero presso cui si trovava. Il caso sta facendo molto discutere in Francia, Paese in cui si sarebbe svolto il fatto, e ha portato a uno scambio di battute fra la Santa Sede e l'ambasciata francese.

La vicenda

La controversia è partita quando Madre Marie Ferréol ha deciso di rivolgersi alla giustizia francese dopo essere stata allontanata da un monastero in Bretagna dopo 34 anni di servizio. La questione, di pertinenza religiosa, è stata però affrontata come un comune licenziamento, coinvolgendo gli organi civili, ed è così che è scoppiato il caso, adesso molto dibattuto. Madre Marie Ferréol si è dichiarata licenziata senza giusta causa e si è mossa contro il Vaticano come se questo non fosse altro che un'azienda. La singolarità di questa scelta ha naturalmente destato malumori nella Santa Sede, tanto che all'ambasciata francese è stata recapitata una nota molto chiara, in cui si parla di "rischio di una grave violazione dei diritti fondamentali alla libertà religiosa e alla libertà di associazione dei fedeli cattolici", come riportato da Il Messaggero.

Ad essere condannato dal tribunale francese è stato il cardinale Marc Ouellet, chiamato a pagare i danni alla religiosa. Nel 2020 Ouellet, ex prefetto dei vescovi, venne chiamato a esaminare il caso di una suora conservatrice (Madre Marie Ferréol) entrata in contrasto con il suo monastero, l'Istituto delle Domenicane dello Spirito Santo a Berné. Insieme al monastero e a due ispettrici, Ouellet decise di allontanare la 57enne Sabine Baudin de la Valette (questo il suo vero nome) dal luogo di culto, dopo 34 anni di servizio. La donna si è dunque ritrovata sola e senza nulla a sostentarla, con il pensiero anche di come affrontare la vecchiaia. Dopo il "licenziamento" la suora è riuscita ad andare avanti solo grazie al Revenu de Solidarité Active, ossia il reddito minimo garantito dallo Stato Francese.

Assistita da un avvocato, Madre Marie Ferréol chiede adesso un risarcimento di circa 200mila euro, oltre alla riassunzione. Nella sua condanna, infatti, il tribunale ha stabilito che alla sua vengano corrisposti 33.622 euro da parte dell'associazione sindacale per dovere di assistenza, e da parte dei licenziatoti 182.400 euro per danni materiali e 10.000 euro per danni morali.

La nota del Vaticano

Malumori da parte del Vaticano per come è stata gestita la vicenda, finita per essere trattata come un caso giudiziario. Matteo Bruni, portavoce della Santa Sede, ha dichiarato di essere al corrente della sentenza e ha ribadito che il cardinale Ouellet "non ha ricevuto alcun decreto di citazione". "Il cardinale ha effettivamente condotto una visita apostolica all'Istituto delle Domenicane dello Spirito Santo, in ottemperanza ad un mandato pontificio", ha spiegato, come riportato da Leggo.it. "A conclusione di tale visita, sono state adottate una serie di misure canoniche a carico della Signora Sabine de la Valette, compresa la sua dimissione dall'Istituto religioso".

"Un'eventuale sentenza del Tribunale di Lorient", ha concluso il portavoce del Vaticano, "potrebbe sollevare non soltanto questioni rilevanti che riguardano l'immunità ma, qualora si fosse pronunciata in merito alla disciplina

interna e all'appartenenza ad un istituto religioso, potrebbe aver dato luogo a una grave violazione dei diritti fondamentali alla libertà religiosa e alla libertà di associazione dei fedeli cattolici".

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