"Ho 80 anni. Truffato per colpa di un sì"

"Ho 80 anni. Truffato per colpa di un sì"

Enzo ha poco meno di 80 anni e da qualche mese ha perso la moglie. Passa parecchio tempo in casa, da solo, cercando di arrangiarsi coi fornelli. Quando gli arriva la chiamata delle otto di sera spera sempre sia uno dei due figli, che lavorano lontano. Risponde con la voce roca, a volte quel «pronto» è la prima parola che dice ad alta voce nell'arco della giornata. Insomma, è il bersaglio ideale per gli scellerati delle offerte telefoniche.

Tanto che un operatore senza scrupoli gli ha appena venduto, per conto di una compagnia telefonica, un abbonamento Internet con una quantità di Giga che nemmeno un adolescente perennemente collegato riuscirebbe a far fuori in un mese. Enzo non ce l'ha nemmeno Internet e, alla sua età, non ne vede nemmeno l'utilità. Gli basta il vecchio cellulare con i tasti grossi e meno di dieci numeri in rubrica. E da quello nemmeno manda messaggini. Ma il suo «sì» alla domanda: «E' interessato a risparmiare sul telefono?» l'ha messo nei guai. «Cosa dovevo rispondere? A tutti interessa risparmiare - si giustifica - Ma non pensavo che quel sì bastasse ad attivare un contratto. Io non ho firmato nulla».

Il suo caso, come quello di centinaia di anziani raggirati, è nelle mani degli avvocati di Codacons e delle associazioni consumatori, che cercano di far valere i diritti di chi altrimenti è in balia di offerte e metodi strong che rasentano la truffa. «Pochi giorni fa - racconta Gianluca D'Ascenzo, avvocato Codacons - si è presentata da noi una coppia di anziani. Sono stati chiamati da un operatore che ha proposto un pacchetto vacanze due per uno tutto compreso, quindi con una tariffa dimezzata. Hanno accettato l'offerta scontata ma, una volta partiti, so sono trovati a dover pagare, colazione e pasti». Le truffe sono in agguato anche per i giovani.

A Valeria Graziussi, 35 anni, nell'arco di 24 ore sono arrivate due «offerte» per la fornitura di gas e luce, da società di cui è già cliente. «La società da cui mi servo per il gas - spiega - mi ha semplicemente detto che aveva nuove tariffe da applicare al mio contratto. In realtà so perfettamente che questo è il modo per farmi passare dal mercato tutelato a quello libero. Io l'ho capito, altri non si accorgerebbero.

La società che mi fornisce energia elettrica invece mi ha proposto esplicitamente un passaggio al mercato libero, sostenendo che con le nuove tariffe avrei azzerato le tasse». C'è tempo fino a giugno per cambiare fornitura e per abbandonare il regime tutelato e passare al libero mercato. E libero mercato significa (anche) diventare un bersaglio goloso per offerte su offerte.

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