Il Movimento 5 Stelle va all'attacco del viceministro e sindaco di Salerno Vincenzo De Luca e chiede di calendarizzare appena possibile una mozione di sfiducia nei suoi confronti, al Senato, perché indagato. "Ritengo assolutamente importante per rispettare l’onorabilità di questo parlamento", ha detto il senatore salernitano Andrea Cioffi. "Vorrei chiedere alla presidenza di attivarsi per calendarizzare una mozione con la quale chiediamo che vengano ritirate le deleghe al vice ministro delle infrastrutture De Luca. Se è vero che a destra c’è puzza, c’è puzza anche a sinistra. C’è molta puzza qui dentro". "Abbiamo saputo che il viceministro delle Infrastrutture risulta indagato - l’avviso di garanzia non si nega a nessuno - per gravi fatti per i quali abbiamo anche presentato quattro interrogazioni parlamentari e sono state sporte 23 denunce alla procura della Repubblica, la quale solo adesso si è mossa", ha spiegato Cioffi. "Mi sembra di ricordare una certa inerzia amministrativa in passato, visto il ruolo dell’ex procuratore di Salerno, ma lasciamo stare".
Renzi: non si fa dimettere un indagato
"Le dimissioni si chiedono ai condannati, non agli indagati. In un Paese civile un avviso di garanzia non è una condanna". Matteo Renzi, su Twitter, torna sulle vicende che riguardano De Luca. "In un Paese civile un ministro della Giustizia non chiama la famiglia di tre arrestati e un latitante e non dice non è giusto", aggiunge poi replicando a chi faceva un parallelo tra il caso De Luca e quello Cancellieri, per la quale lo stesso sindaco aveva invocato le dimissioni da ministro.
Duri attacchi dal Pd
"La copertura che Renzi sta dando al sindaco di Salerno, che da circa 7 mesi versa in una condizione di conclamata incompatibilità, è imbarazzante". Lo ha dichiarato Gugliemo Vaccaro, deputato del Partito Democratico. "L’innovatore-moralizzatore non osa chiedere a Vincenzo De Luca di scegliere e rispettare la legge sulle incompatibilità per incassare i voti che il sindaco, grazie alle municipalizzate e al noto sistema di potere locale fatto di aggressioni minacce e brogli, ha costruito a Salerno e che hanno regalato a Renzi il 97,1 %".
"Percentuali siriane che fanno dimenticare anche al buon Matteo che De Luca deve dimettersi da una delle due cariche, non in ragione degli avvisi o delle condanne che ha pure secondo Wikipedia, ma in ragione di una legge che lo obbligherebbe a scegliere", ha spiegato Vaccaro. "Alla fine anche il giovane Matteo ha ceduto. Che peccato, eppure ci aveva illusi di voler cambiare il Mondo e invece incassa e chiude accordi secondo il peggiore stile doroteo. O tempora o mores".
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