Stupro dopo la disco Un arresto a Lucca

Dopo aver violentato la ragazza in un punto appartato del parco Sempione, poco distante dall'ingresso della discoteca «Old Fashion», l'ha riaccompagnata dal gruppo delle amiche come se l'avesse quasi portata in salvo, come se si fosse occupato di lei dopo che era rimasta vittima di altri.

«Si è trattato di un trucco molto astuto perché ha confuso le acque sulla sua responsabilità - ha spiegato il dirigente della squadra mobile Marco Calì -. Ha anche fornito una versione falsa di quanto accaduto, sostenendo di averla soccorsa dopo aver visto che era in compagnia di un gruppo di nordafricani. Ha però commesso un grave errore: per accreditarsi ancora di più come soccorritore ha fornito il suo numero di cellulare a un amico della ragazza».

Faccia da ragazzino mai cresciuto e un nome interminabile, dalle foto Johann Vincenzo Jean Didier Mboungou Mbeniaba sembra molto più giovane dei suoi 21 anni, è nato in Italia ma è originario del Gabon e abita a Lucca. Gli investigatori della Mobile e la Procura di Milano, che si sono avvalsi dell'aiuto dei poliziotti della questura di Lucca, lo accusano di avere violentato una ragazza coetanea ma di origini domenicane, appena uscita dalla discoteca.

Cosa ci faceva Mboungou Mbeniaba a Milano? Il giorno della violenza era venuto qui in città con amici per trascorrere una serata in discoteca. Proprio nel locale ha conosciuto la sua vittima. E approfittando delle sue difese decisamente abbassate - la ragazza aveva bevuto di tutto ed era completamente fuori controllo - l'ha accompagnata fuori dal locale e ha abusato di lei.

«Unito all'analisi delle celle telefoniche e alle immagini delle telecamere della zona, il numero di telefono è stato un elemento fondamentale per risalire alla sua identità,

e al suo profilo Facebook - continua Calì -. Nelle foto sui social il giovane indossa una camicia colorata con un numero stampato dietro e un cappellino nero. Gli stessi indumenti che aveva la notte dell'aggressione».

PaFu