E gli anglicani senza vicari tolgono l'obbligo della messa

Parrocchie sguarnite: funzioni domenicali a rischio

E gli anglicani senza vicari tolgono l'obbligo della messa

Se ai credenti restava una certezza, quella della «messa» della domenica, gli anglicani adesso perderanno anche quella. Il Sinodo generale della Chiesa d'Inghilterra, riunito a Londra in questi giorni, ha deciso di modificare la prescrizione del diritto canonico che risale al 1603 e prevede l'obbligo di celebrare almeno una funzione domenicale settimanale in ogni chiesa. Nessun vicario sarà più tenuto a tenere il rito religioso nel giorno santo e di riposo per eccellenza.

L'addio all'obbligo della funzione domenicale settimanale è stato votato quasi all'unanimità (solo due contrari, favorevoli 20 vescovi, 92 membri del clero e 118 laici) ed è un modo per andare incontro soprattutto ai vicari di campagna, quelli in maggiore difficoltà perché si trovano spesso a dover gestire fino a venti strutture ecclesiastiche contemporaneamente mentre nel frattempo il numero delle vocazioni è in netta diminuzione.

D'altra parte i numeri sono inequivocabili: secondo la Chiesa d'Inghilterra, nel 1960 solo il 17% delle parrocchie era accorpato. Cifra salita nel 2011 a quota 71%, che in numeri assoluti vuol dire 8.400 chiese unificate su un totale di 12.500. Nel frattempo sale il numero dei «preti autosufficienti» come vengono chiamati i religiosi senza stipendio (che svolgono lavori di ogni genere, dal dottore allo scrittore all'insegnante al contadino) a cui i vertici della Chiesa anglicana si affidano per sopperire al calo delle vocazioni: dal 2002 al 2016 sono passati da 2.091 a 3.230.

«La modifica giuridica riflette solamente quello che avviene da circa vent'anni» spiega il vescovo di Willesden, l'alto reverendo Pete Broadbent, promotore della riforma già tre anni fa, quando aveva spinto perché il diritto canonico si avvicinasse alla realtà, che di fatto negli ultimi ha portato molti religiosi a convogliare su una sola funzione le esigenze dei fedeli di varie congregazioni senza che questo portasse a provvedimenti disciplinari.

«Il culto della domenica resta centrale al ministero della Chiesa d'Inghilterra - ha detto un portavoce -. La modifica serve solamente a rendere le cose più facili alle parrocchie composte da più chiese, un caso molto diffuso nelle aree rurali».

Il punto è che la Chiesa anglicana, una delle più innovative (nel giorno del Sinodo ha pubblicato la foto di 15 membri omosessuali, tra cui quattro vicari) è in piena crisi e ha raggiunto un altro record al ribasso in termini di riconoscimento.

Nel Regno Unito, la sua culla, solo il 2% dei «giovani adulti» vi si identifica mentre il 70% dei giovani sotto i 24 anni dice di «non aderire a nessuna religione» (sondaggio British Social Attitudes). E fra gli inglesi che dicono di appartenere alla Chiesa d'Inghilterra, solo uno su cinque frequenta la funzione religiosa una volta al mese.

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