Tagliata la lettera di Ratzinger. Si dimette monsignor Viganò

Censurato un passaggio dello scritto che contestava la scelta di un teologo per un libro. Lascia l'uomo più fidato

Tagliata la lettera di Ratzinger. Si dimette monsignor Viganò

L'epilogo della vicenda è arrivato nella tarda mattinata di ieri con le dimissioni di monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria vaticana per la comunicazione. Getta la spugna, alla fine, l'uomo voluto da Francesco per portare una ventata di cambiamento nella comunicazione della Santa Sede con l'accorpamento dei diversi organi di stampa, la creazione di una megastruttura che riunisse Radio Vaticana, Centro Televisivo Vaticano, Tipografia Vaticana e Osservatore Romano; il monsignor social che ha portato il 4K nelle tv del Vaticano, che ha fatto della dimensione «mediatica» il principale obiettivo del suo mandato. E proprio sulla comunicazione, il monsignore è «caduto». Arrivando alle dimissioni.

Il casus belli è l'ormai famosa lettera di Joseph Ratzinger resa nota, in parte, il 12 marzo scorso in occasione della presentazione della collana «La teologia di Papa Francesco».

Una missiva divisa in tre paragrafi. Il primo, reso pubblico, in cui Benedetto XVI contestava «lo stolto pregiudizio» sulla formazione teologica di Francesco e sottolineava la «continuità interiore» tra i due pontificati, «pur con tutte le differenze di stile e di temperamento».

Passa un giorno e si apre un primo giallo. Quello di un secondo paragrafo letto da mons. Viganò ma non pubblicato nel comunicato diffuso dalla sala stampa del Vaticano. Paragrafo che viene addirittura sfocato nella foto diffusa ai giornalisti. Alla fine il contenuto del secondo paragrafo viene pubblicato da alcuni blog, in primis da Sandro Magister, vaticanista estimatore di Ratzinger e piuttosto critico nei confronti di Bergoglio. «Purtroppo scriveva Ratzinger anche solo per ragioni fisiche non sono in grado di leggere gli 11 volumetti nel prossimo futuro, tanto più che mi attendono altri impegni che ho già assunto».

Come mai il Papa emerito rifiuta la richiesta avanzata da mons. Viganò di scrivere la prefazione della collana? Come mai la sala stampa omette di pubblicare il secondo paragrafo?

Passano ancora due giorni e il giallo si infittisce. Sempre Magister pubblica un terzo paragrafo, omesso sia dalla sala stampa sia dalla lettura di mons. Viganò. Una parte della lettera in cui Ratzinger attaccava duramente Peter Huenerman, autore di uno dei volumi della collana, e che secondo il Papa emerito «si è messo in luce per aver capeggiato iniziative anti-papali» proprio durante il pontificato tedesco. La sala stampa alla fine è costretta a pubblicare la lettera nella sua integrità. «Vorrei annotare la mia sorpresa per il fatto che tra gli autori figuri anche il professor Hunermann scriveva Ratzinger che durante il mio pontificato si è messo in luce per avere capeggiato iniziative anti-papali. Egli partecipò in misura rilevante a rilascio della Kolner Erklarung, che, in relazione all'Enciclica Veritas Splendor, attaccò in modo virulento l'autorità magistrale del Papa specialmente su questioni di teologia morale. Anche la Europaische Theologengeselleschaft, che egli fondò aggiungeva il Papa emerito - inizialmente da lui fu pensata come un'organizzazione in opposizione al magistero papale».

Insomma, una lettera che doveva essere di

sostegno a Francesco finisce col creare un terremoto in Vaticano, portando alle dimissioni uno degli uomini più fidati di Bergoglio. L'incarico sarà ora ricoperto da monsignor Lucio Ruiz, fino alla nomina del nuovo Prefetto.

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