Preti pedofili, Vaticano: "Papa vedrà le vittime" Nuovo attacco dell'Ap

Padre Federico Lombardi: "Servono più trasparenza e rigore, punire i colpevoli e curare le vittime". Pubblicate le linee guida da seguire nel gestire i casi di pedofilia. L'Ap denuncia: "Nell'85 Ratzinger si oppose alla rimozione di un prete"

Preti pedofili, Vaticano: 
"Papa vedrà le vittime" 
Nuovo attacco dell'Ap

Città del Vaticano - Dopo settimane di fuoco incrociato contro la Santa Sede la Chiesa torna ad affrontare la delicata questione dei preti pedofili, attraverso il suo portavoce, padre Federico Lombardi. "Accanto all’attenzione per le vittime - puntualizza il capo ufficio stampa del Vaticano - bisogna continuare ad attuare con decisione e veracità le procedure corrette del giudizio canonico dei colpevoli e della collaborazione con le autorità civili per quanto riguarda le loro competenze giudiziarie e penali, tenendo contro delle specificità delle normative e delle situazioni nei diversi paesi". Ma l'Associated Press rende nota l’esistenza di una lettera firmata nel 1985 da Joseph Ratzinger nella quale l’allora prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, oggi Papa, faceva resistenza alla riduzione allo stato laicale di un sacerdote pedofilo statunitense, padre Stephen Kiesle, spiegando che ciò avrebbe avuto conseguenze sul "bene della Chiesa universale".

Colpevoli giudicati da Chiesa e Stato "Si è dato il caso - prosegue Lombardi - che diversi responsabili di comunità o di istituzioni, per inesperienza o impreparazione, non hanno pronti e presenti quei criteri che possono aiutarli ad intervenire con determinazione anche quando ciò può essere per loro molto difficile o doloroso. Ma, mentre la legge civile interviene con norme generali, quella canonica deve tener conto della particolare gravità morale della prevaricazione della fiducia riposta nelle persone con responsabilità nella comunità ecclesiale e della flagrante contraddizione con la condotta che dovrebbero testimoniare".

Papa disposto a incontrare vittime "Molte vittime - rileva padre Lombardi - non cercano compensi economici, ma aiuto interiore, un giudizio nella loro dolorosa vicenda personale". È proprio "nel contesto dell’attenzione alle vittime", spiega il portavoce, che il Papa ha scritto, nella lettera agli irlandesi, "di essere disponibile a nuovi incontri". Dentro e fuori alla Chiesa cattolica "la maggiore frequenza degli abusi si è verificata nel periodo più caldo della rivoluzione sessuale degli scorsi decenni", sottolinea Lombardi. "Nella formazione - rileva il gesuita - bisogna fare i conti anche con questo contesto e con quello più generale della secolarizzazione". "In fondo - spiega Lombardi soffermandosi sulle risposte da dare - si tratta di riscoprire e riaffermare senso e importanza del significato della sessualità, della castità e delle relazioni affettive nel mondo di oggi, in forme molto concrete e non solo verbali o astratte".

Le linee guida Il Vaticano si prepara a mettere sul proprio sito le "linee guida" che la Santa Sede segue - a livello di procedure canoniche - nel gestire i casi di pedofilia.

La pubblicazione sul web - secondo quanto si è appreso da fonti vaticane - è attesa a stretto giro e "apparirà", probabilmente lunedì, nella pagina dedicata agli episodi di abusi che si apre con la recente lettera pastorale di papa Benedetto XVI ai cattolici di Irlanda.

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