Medicina

Il 45% degli italiani è allergico

Con la primavera esplodono le allergie. La comparsa dei primi pollini scatena i fastidiosi sintomi che stagionalmente colpiscono ben il 45% degli italiani: a confermarlo è un'indagine, appena conclusa, promossa dall'Associazione Nazionale dell'Industria Farmaceutica dell'Automedicazione (Anifa)), condotta su un campione di Italiani fra i 25 e i 65 anni. L'elevata incidenza di questa patologia e dei sintomi ad essa correlati rappresenta un costo elevato per la società.
Si parla di allergia quando si verifica una risposta anomala dell'organismo al contatto con sostanze estranee, i cosiddetti allergeni. L'allergia da polline colpisce in modo particolare l'apparato respiratorio con la rinite allergica (raffreddore da fieno) : starnuti per l'80% degli italiani e poi gocciolamento nasale (58%), lacrimazione (55%) prurito nasale e oculare (rispettivamente nel 54% e 52% dei casi), congestione nasale e occhi lucidi (48% e 42%) e talvolta anche tosse (38%).
«La terapia medica, basata sull'utilizzo di antistaminici, cortisonici per via nasale (spray) o per via sistemica, può risolvere le forme più lievi di ipertrofia dei turbinati e può controllare gli altri sintomi nasali, ma nei casi di ostruzione nasale più marcata la terapia medica non è efficace, si deve ricorre quindi alla chirurgia che ha lo scopo di ridurre il volume dei turbinati ipertrofici e creare più spazio al passaggio dell'aria inspirata», afferma il professor Paolo Gottarelli, uno dei più preparati studiosi della chirurgia dei turbinati, autore di molte pubblicazioni e chairman dei più qualificati congressi scientifici sulla chirurgia nasale (info@paologottarelli.it).
«I pazienti che soffrono di allergia da polline - precisa Gottarelli -dovrebbero far controllare l'anatomia del naso che influisce negativamente sulla respirazione e sulle riniti». Con un intervento di rinoplastica globale (MIT), una metodica innovativa ideata nel 1997 proprio dal professor Gottarelli, si associano più metodiche chirurgiche di intervento sui turbinati per evitare il dolore, le recidive e l'insoddisfazione del paziente. La rinoplastica può restituire una respirazione corretta e risolvere i problemi posti anche da sinusiti e poliposi. Gottarelli all'inizio di marzo ha presentato in anteprima mondiale al Third Bergamo Open Rhinoplasty Course, uno dei più importanti appuntamenti mondiali dedicati alla chirurgia nasale, un nuovo tipo di punto di sutura da lui ideato che permette di fissare la cartilagine del setto in posizione mediana senza rischiare la rottura della stessa o il suo cedimento.
«I turbinati - spiega il professor Gottarelli - sono delle strutture ossee che si trovano all'interno di ciascuna delle fosse nasali, sono rivestite di mucosa ipervascolarizzata. La loro funzione nell'ambito della normale fisiologia nasale è il condizionamento (umidificazione, riscaldamento e depurazione) dell'aria che respiriamo al fine di migliorare gli scambi gassosi. I turbinati inferiori quando aumentano di volume (ipertrofia), per cause allergiche specifiche -rinite allergica- o per cause aspecifiche come variazioni di temperatura o di umidità, impiego di farmaci o per variazioni ormonali -rinite vasomotoria-, determinano il fastidioso quadro dell'ostruzione nasale. Per una corretta respirazione - aggiunge il professor Gottarelli - è necessario non solo che i turbinati abbiano le giuste dimensioni, ma anche che il setto nasale sia in asse e la valvola nasale funzioni al meglio. Queste tre strutture anatomiche infatti sono fondamentali per respirare bene. Con un intervento di microchirurgia, indolore, della durata di pochi minuti,si può ottenere un risultato fondamentale per le vie respiratorie. Meglio non affrontare l'ipertrofia dei turbinati ricorrendo a tecniche a caldo (laser, radiofrequenze, elettrobisturi) che portano facilmente alla comparsa di recidive. Da evitare anche l'uso di tamponi nasali, che influiscono negativamente sul benessere e sulla guarigione del paziente».

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