"Il governo ha presentato di fatto un piano di chiusura. Ci sono migliaia di lavoratori che finiscono in cassa integrazione, non c’è un sostegno finanziario al rilancio e alla decarbonizzazione. Abbiamo deciso unitariamente come Fim, Fiom e Uilm di andare dai lavoratori e spiegare che contrasteremo la scelta del governo con tutti gli strumenti possibili" così il segretario della Fiom Michele De Palma, dopo l'incontro con il Governo sull'Ex Ilva. (Alexander Jakhnagiev)

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Ex Ilva, De Palma (Fiom): "Contrasteremo questo piano di chiusura da parte del Governo"

Il cambiamento climatico non è una minaccia per il futuro. È già una tragedia del presente. L'uragano Melissa che ha colpito duramente la regione dei Caraibi e il tornado che ha raggiunto lo stato di Paran, nel sud del Brasile, hanno lasciato vittime mortali e una scia di distruzione. La siccità, gli incendi in Africa e in Europa, le inondazioni in Sud America e nel Sud-Est asiatico, l’aumento della temperatura globale stanno seminando dolore e devastazione, soprattutto tra le popolazioni più vulnerabili. La Cop30 sarà la Cop della verità. Con le fake news e la disinformazione i negazionisti rifiutano non solo l’evidenza scientifica, ma anche il progresso del multilateralismo. Controllano gli algoritmi, vendono odio e diffondono paura. Attaccano le istituzioni. Attaccano la scienza e le università. Adesso è il momento di imporre una nuova sconfitta ai negazionisti. Cop30 (Alexander Jakhnagiev)

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Cop30, Lula: È ora di sconfiggere i negazionisti del clima

"É un momento storico internazionale particolarmente complesso, con qualche disorientamento, alcune incertezze, ma vi sono alcuni punti fermi per quanto riguarda la nostra Repubblica: quello della ricerca costante di pace, di collaborazione internazionale, di superamento delle controversie, di rifiuto dei conflitti per risolvere le controversie. E questo è quello che avviene negli organismi di cui voi siete parte e che rappresentate con il vostro lavoro. É un importante contributo". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando a Vienna i funzionari italiani presso le Organizzazioni internazionali. "Questa mattina, incontrando la direttrice dell'Agenzia per la prevenzione e il contrasto alla criminalità internazionale, mi ha ricordato il contributo di personale italiano presso l'Agenzia e le ho risposto che quella presenza è motivo di orgoglio per l'Italia, come lo è la presenza di tutti voi negli organismi, nei luoghi, negli ambiti in cui siete impegnati, perchè -ha concluso il Capo dello Stato- è un contributo che l'Italia fornisce con passione, con dedizione, con professionalità a questi obiettivi della vita internazionale, che con ostinazione, e siamo convinti anche con prospettive di successo, l'Italia continua a coltivare e a sollecitare in tutta la comunità internazionale". Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella: Italia impegnata con ostinazione per pace e collaborazione internazionale

Oggi sono a Kherson. È già il terzo anniversario della liberazione della città dai russi: gli occupanti sono fuggiti, e ricordiamo come il coraggio del nostro popolo ha reso possibile tutto ciò, come le bandiere ucraine sono tornate in città. Ringrazio ognuno dei nostri guerrieri che hanno combattuto per Kherson e tutti coloro che ora difendono questa bellissima città, difendendo la vita della nostra gente. Oggi ho tenuto qui un incontro con tutti i responsabili della sicurezza. Erano presenti anche i nostri militari e abbiamo identificato ciò di cui Kherson ha bisogno per rafforzare la sua difesa: le forze dei sistemi senza pilota. Migliaia di attacchi di droni russi colpiscono questa città ogni mese. Ho incaricato le nostre forze dei sistemi senza pilota, i Magyar’s Birds e altre unità di espandere le capacità di difesa qui. Abbiamo fissato degli obiettivi per garantire la protezione delle strade e della logistica". lo ha detto Zelensky a Kherson per il terzo anniversario dalla liberazione dai russi. Telegram (Alexander Jakhnagiev)

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Zelensky a Kherson: Dev'essere protetta con più sistemi senza pilota

"Non sono un politico, non sono un esperto. Sono semplicemente un padre che ha visto la propria vita cambiare per sempre due anni fa. Ho perso mia figlia, una ragazza piena di vita, curiosa, generosa, capace di vedere il bene anche dove non c'era. Da quel giorno il mio mondo si è fermato, ma non potevo restare fermo anch'io. Eventi come questi ti cambiano per sempre, non c'è futuro, ti viene tolto anche il futuro. Un futuro fatto di abbracci, di ricordi e di giornate che non ci saranno più. Che in qualche modo dovevo riempire. Ho scelto di reagire, di dare un senso a quel dolore che rischiava di distruggermi. Così è nata la Fondazione Giulia Cecchettin: non per coltivare la memoria del dolore, ma per trasformarla in impegno, perché se non cambiamo la cultura che genera la violenza, continueremo a piangere altre Giulie, altre famiglie, altre vite spezzate". Lo ha detto Gino Cecchettin, padre di Giulia uccisa dall'ex fidanzato, intervenendo in audizione in Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere. Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Gino Cecchettin: Con morte di Giulia mio mondo si è fermato, ma ho trasformato dolore in impegno

Soffro quando si parla di coltelli e per le donne che si potevano salvare, come ad esempio Barbara Belotti, che aveva denunciato e non è stata protetta a sufficienza, e di Jessica Strapazzolo, uccisa dall'ex che aveva un braccialetto elettronico mal funzionante", così Gino Cecchettin, papà di Giulia, in commissione femminicidio alla Camera. Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Gino Cecchettin alla Camera: Soffro quando si parla di coltelli e di donne che si potevano salvare

La premier, parlando delle Regionali in Puglia, in un'intervista al Tgr Puglia, registrata ieri sera dopo il comizio del centrodestra a Bari, ha offerto ai cittadini un quadro molto completo della prossima Legge di Bilancio

William Zanellato
Meloni: "In Puglia si possono ribaltare i pronostici"

"L'Onu può adempiere al suo mandato di garante della pace internazionale soltanto se gli Stati che ne fanno parte le consentono di farlo", ha detto il capo dello Stato intervenendo al Polo delle Nazioni Unite di Vienna

Redazione web
Mattarella: "Irresponsabile indebolire l'Onu"

“Restano impressi nella memoria collettiva, tra gli altri, i sanguinosi attentati del 1992 che costarono la vita a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino e, insieme a loro, ai valorosi e coraggiosi agenti delle loro scorte. Falcone e Borsellino – che ho avuto il privilegio di conoscere e sovente frequentare – avevano inferto alla mafia colpi di grande efficacia e di successo, disvelandone percorsi finanziari, collegamenti e debolezza sociale. Era l’inizio di una stagione connotata da nuove tecniche investigative: esemplificativo il metodo del sequestro e utilizzo a fini sociali delle ingenti risorse della criminalità organizzata. Quegli attentati furono l’atto finale di una mafia tracotante, che si riteneva capace di sfidare lo Stato e ne fu, invece, sconfitta”. Lo dice il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella parlando alle Nazioni Unite di Vienna. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Mattarella ricorda Falcone e Borsellino: Attentati atto finale di mafia tracotante che fu sconfitta
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