Al galoppo

Gougeon, il nipote di Varenne, e le 100 quote di proprietà

Intervista a Filippo Lago, un piccolo allevatore di cavalli trottatori. Sì, avete letto bene, oggi parliamo di trotto, con la viva speranza che ciò che narreremo possa diventare una realtà un po’ ovunque

Filippo Lago con Appia
Filippo Lago con Appia

Filippo, insieme al padre, possiede e gestisce un piccolo l’allevamento a Galliera Veneta, comune della provincia di Padova, da sempre terra di corse al trotto. All'ippodromo "V.S. Breda" il premio più importante è il "Gran Premio Città di Padova", prova di Gruppo 3 sulla distanza dei 1.640 metri. Per noi, amanti del galoppo, è un onore parlare dell’altra sponda dell’ippica… la sponda targata Varenne, il campione dei campioni. Il cavallo trottatore più forte di sempre che anche noi amanti del galoppo abbiamo sempre apprezzato. Le gesta del “Capitano” rimangono indelebili nei ricordi di tutti gli italiani ed hanno portato sul gradino più alto del mondo la nostra ippica, per questo saremo sempre grati a chi ha permesso tutto ciò. A Filippo rivolgiamo un po’ di domande per cercare di capire ed apprezzare meglio anche questa parte di filiera.

Il suo allevamento sta avendo ottimi risultati, una passione che porta avanti insieme a suo padre, mutuata dal nonno. Come ben sa la nostra rubrica è specializzata sul galoppo ed il puro sangue inglese, abbiamo intervistato alcuni importanti allevatori e ci hanno raccontato della loro passione, delle loro gioie e delle loro difficoltà. Esistono delle affinità tra il cavallo trottatore ed il puro sangue inglese oppure sono realtà completamente parallele? Perché comunque, sempre di ippica si parla…
"Non conosco bene il settore dell'allevamento del galoppo, tuttavia ritengo vi possano essere alcune similitudini. Ad accomunare entrambi i comparti per quanto riguarda l'allevamento, vi è un dato di fatto: allevare vuol dire guardare in prospettiva, avere uno sguardo che sappia 'leggere il futuro'. Intendo dire che dal momento in cui un allevatore sceglie uno stallone per la sua fattrice, al momento in cui questa viene fecondata, a quando poi il puledro sarà venduto per intraprendere la carriera agonistica, passa molto tempo. Nel trotto, ad esempio, spesso e volentieri vendiamo i puledri all'età di circa 18 mesi, ai quali si sommano gli 11 mesi di gestazione della fattrice. Insomma, un allevatore deve saper leggere per tempo la situazione anche mondiale, visto e considerato ormai che il mercato non è più nazionale ma internazionale. Se sbaglia la scelta di un incrocio, quando andrà a piazzare il prodotto rischia che la clientela non abbia interesse verso il suo lavoro. In questo ritengo che trotto e galoppo si somiglino. Per quanto mi riguarda voglio aggiungere che le collaborazioni con alcuni siti specializzati, dove mi occupo di ippica estera ma anche di mercato e relativi incroci di linee di sangue, mi è tornato molto utile".

Se nel galoppo la monta dello stallone sulla fattrice è puramente naturale, nel trotto non è così, l’inseminazione avviene con seme fresco o congelato… cosa può dirci al riguardo rispetto a queste due filosofie?
"Si tratta di scelte che ogni allevatore è tenuto a compiere in base alle proprie 'esigenze'. Per quanto riguarda il trotto, i migliori stalloni internazionali vengono usati con seme congelato, trovandosi in America piuttosto che nel Nord Europa o magari in Francia. Non ho un mio pensiero preciso sotto questo punto di vista. Io stesso quest'anno ho fecondato due mie fattrici con seme congelato con esito positivo, anche se spesso si tende a preferire il fresco. Ripeto, sono scelte che ciascun allevatore è tenuto a compiere, ognuno con una propria filosofia".

Oltre ad essere un allevatore, è molto attivo nella promozione di questo sport spettacolo, e in questo preciso momento tale attività è sicuramente meritoria per il presente e il futuro dell’ippica italiana. Quali sono stati i progetti passati e che cosa è il progetto “Gougeon”?
"Da anni mi occupo di scrivere di ippica per alcuni siti specializzati, con buone soddisfazioni. Ho avuto il piacere di intervistare anche Andrea Bocelli e Luca Zaia, entrambi molto appassionati di cavalli. Il 'progetto Gougeon' è il frutto di quella che io chiamo una 'intuizione' venutami all'improvviso e che punta a far conoscere il mondo delle corse, o per meglio dire, il brivido di diventare proprietario di cavalli da corsa. Gougeon nasce nel mio allevamento il 13 maggio 2022, il suo valore è di 8000 euro, decido di frazionarlo in 100 quote del valore di 80 euro per permettere a chiunque di approcciare questo mondo. Ne incomincio a parlare a Galliera Veneta e adesso sono 92 le quote vendute, ma presto chiuderemo il pacchetto e devo dire con orgoglio che l'interesse dei miei compaesani e dei media è stato davvero notevole. Un paese intero proprietario di un cavallo da corsa, una cosa stupenda, un evento unico con la speranza che si possa ripetere un po' ovunque. La comunicazione è un fattore fondamentale, non a caso Gougeon, nel nostro paese Galliera Veneta, non è conosciuto per la sua genealogia che pur essendo di qualità ai non addetti ai lavori non dice ovviamente nulla, bensì è conosciuto come il "nipote di Varenne", essendo Appia, la madre, una figlia di Varenne. In Francia, a Vincennes, il giorno del 'Gran Prix d’Amerique' ci sono migliaia di tifosi con sciarpe e cappellini con i colori di scuderie e cavalli, perché non poterlo fare anche in Italia e per questo ho coniato un’altra definizione per Gougeon 'cavallo del popolo' proprio perché si deve abbracciare una nuova filosofia per il bene di tutta la filiera... Ecco, ritengo che noi addetti ai lavori abbiamo il compito e il dovere di far avvicinare nuove persone al nostro mondo parlando un linguaggio diverso, più semplice, meno tecnico, non vendiamo un sogno, vendiamo una nuova ed intrigante realtà!".

Gougeon nel paddock
Gougeon nel paddock dell'allevamento BI.GI

Ovviamente crede molto nel “cavallo del popolo”… sarà un evento solo mediatico o può diventare una realtà in molti luoghi della nostra penisola? "Nei giorni immediatamente successivi alla nascita di questa idea, quando il progetto era ancora in fase embrionale, ne parlai con il dottor Roberto Toniatti, presidente di Anact. Ritengo possa essere un 'progetto pilota', in questo caso auspico vi sia una giusta considerazione anche da parte della politica competente, mi riferisco al Ministero dell'Agricoltura. Molti addetti ai lavori ne parlano e anche l'Anact ovvero l'associazione degli allevatori del cavallo trottatore, ha ripreso la notizia attraverso il suo sito internet a conferma della bontà. Ci tengo e voglio ricordare anche Lorenzo Baldi, il famosissimo driver ed allenatore che ha sposato insieme a noi il progetto. Lorenzo, figlio d'arte, ha vinto il suo primo derby all'età di 28 anni e oggi è una delle punte di diamante del nostro trotto, sarà lui che allenerà Gougeon, garanzia assoluta".

Dal momento che scrive per diversi siti e testate specializzate, quanto ritiene opportuna la comunicazione e la collaborazione con testate diverse, diciamo lontane dal mondo degli appassionati e degli addetti ai lavori?
"Come ho già detto, l'ippica da tanto troppo tempo è 'vittima' di una comunicazione che parla un linguaggio troppo tecnico, una sorta di vortice dove ogni addetto ai lavori parla con altri addetti ai lavori. Dobbiamo essere capaci di spalancare le porte anche ai neofiti, avvicinandoli pian piano, con un linguaggio che ritengo possa essere anche fatto di slogan. In questo caso, il progetto Gougeon credo di poter dire che stia funzionando".

Quale sarà il futuro dell’ippica, i problemi sui pagamenti ai proprietari ed allevatori sono gli stessi riscontrati nel mondo del galoppo? Se sì, quale suggerimento si sente di dare? Pagamenti a sei mesi, poche le risorse per gli allevamenti ecc., declassamento delle corse...
"So che l'attuale governo è impegnato con buone intenzioni al fine di risolvere alcune annose questioni che da anni attanagliano l'ippica. È un terreno sul quale non mi addentro non avendo le giuste competenze, auspico però che vi sia una maggior unità fra le categorie, e questo ancora fatico a vederlo".

Che altro aggiungere, se non aspettare il debutto del "Gougeon, il nipote di Varenne", con la certezza che da Galliera Veneta partiranno in molti, felici di assistere alla prima corsa del loro beniamino, e se il buongiorno si vede dal mattino...

Gougeon figlio di Oropuro Bar ed Appia farà la felicità di molti.

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