Le «arie» barocche del liutista Lindberg oggi in San Marco

C'era una volta un ragazzo che amava suonare il liuto, uno degli strumenti musicali più raffinati, il giovane era un musicista prodigio ma un giorno gli angeli lo chiamarono in cielo. I genitori decisero di mettere a frutto i desideri del figliolo e, a suo ricordo idearono la «Fondazione Marco Fodella». I concerti nel nome di Marco si tengono nella Sacrestia Monumentale della Basilica di San Marco. Di più: i genitori erogarono borse di studio a studenti di musica barocca meritevoli (dal 1996 al 2007 ne sono state assegnate ben 49). Il primo concerto si tiene stasera, alle 21, nella Basilica di San Marco. Il tema della manifestazione la dice lunga «If music to be food of love», come sottotitolo «Viaggio musicale tra svezia, scozia, Inghilterra e Francia». Alla serata prenderà parte un soprano dolcissimo dal nome Anna Emilsson e un musicista eclettico, quale Jakob Lindberg, che suona il liuto rinascimentale, cetra e chitarra. In programma arie poco conosciute come le «arie popolari svedesi de XVII secolo», o le «arie popolari scozzesi e svedesi» o le musiche di Dowland, Danyel, Campion, Jones, Ford, Guédron, Ballard e per finire Purcell. La prossima serata l'11 ottobre con «Il liuto in Francia nel Seicento». Poi ancora due preziosi appuntamenti.

Il 18 ottobre «O come sei gentile-madrigalisti italiani alla corte polacca» e infine il 25 ottobre con «...a due flauti traversi soli» musiche di Bach, Telemann Couperin, Hotteterre.
If music to be food of love
stasera ore 21
Basilica San Marco

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