Stile

Aromatica, tonica o allo zenzero Non è la solita acqua

Dalle minerali Levissima+ a zero calorie e arricchite di sali ai mixer con ingredienti davvero ricercati

Acqua. È la parola magica dell'estate. C'è sempre bisogno di dissetarsi, di rinfrescarsi sotto un getto freddo o di immergersi tra le onde. Già, siamo acqua, noi e la natura. Quante volte abbiamo sentito le raccomandazioni su come affrontare l'afa e il termometro bollente. E quante altre sul fabbisogno di liquidi giornaliero: gli uomini dovrebbero ingerire due litri al dì, le donne un litro e mezzo. Poi c'è il fatto che dissetarsi non vuol dire necessariamente bere acqua. E, infatti, per anni ci siamo orientati su tutte le bevande disponibili. Buone e dolci, preferibilmente.

Così, dai succhi alle bollicine, abbiamo spaziato. Ma ora c'è un'inversione di marcia: lo zucchero fa male e la bibitona, per quanto invitante, resta sullo scaffale. Il rifiuto all'acquisto pare inarrestabile perfino in Paesi tendenzialmente più restii a dissetarsi con l'acqua, come gli Stati Uniti e l'Inghilterra. Se ne sono accorti alla San Pellegrino dove hanno lanciato la nuova linea Levissima+, acque minerali dette «funzionali» perchè arricchite con pochi sali minerali. «Pochi» perchè calcio, magnesio, potassio e zinco contenuti nelle bottigliette da 60cl non coprono tutto il fabbisogno giornaliero. Non vi è rischio di sovraccarico, insomma. Ma «pochi» vuol dire anche quel tanto che basta a reidratare, dopo una corsa, una pausa pranzo in palestra o una giornata al mare. Sali minerali sì, zuccheri no. Le nuove acque non hanno calorie, soltanto sapori come mora, mela verde, ribes nero o verbena per lasciare un gusto fresco.

«Il nostro organismo non è in grado di sintetizzare i minerali che vanno assunti con la dieta, sotto forma di sali. L'acqua stessa ne contiene» ha spiegato Franca Marangoni, nutrizionista, responsabile della Nutrition Foundation of Italy. Le minerali funzionali Levissima+ contribuiscono al 16% del fabbisogno giornaliero di ciascun minerale. La Pro-power contiene la stessa quantità di potassio che si trova in una banana da 100 grammi. La Pro-active è arricchita dello stesso magnesio che c'è in una porzione da 100 grammi di spinaci. La Anti-oxidant è arricchita di zinco corrispondente a 20 grammi di noci. La Pro-bones garantisce l'apporto di calcio pari a quello di un vasetto di yogurt da 100 grammi.

Cambiando bevanda, l'acqua caratterizza anche la rivoluzione dei distillati d'alta gamma. Come i Gin Tonic fatti con le acque toniche del marchio «Fever Tree», naturali e aromatiche di qualità. Il nome significa «l'Albero della Febbre» come in gergo è chiamato l'albero di Cinchona dal quale si estrae il chinino, ingrediente chiave per la produzione della tonica. L'azienda utilizza il chinino di una piantagione della varietà Cinchona Ledgeriana che si trova al confine tra la Ruanda e il Congo e risulta essere fra i più puri al mondo. Altri ingredienti chiave per realizzare le acque toniche sono le arance amare della Tanzania spremute a freddo e manualmente per conservarne il più possibile la fragranza volatile, le erbe aromatiche, come il timo-limone e il rosmarino della Provenza per la Mediterranean, i fiori di sambuco freschi raccolti a mano per l'Eldelflower e l'estratto di limoni siciliani per la Lemon Tonic, Lemonade e Sicilian Lemonade.

L'ultima arrivata, l'Aromatic, è delicatamente speziata grazie agli estratti della corteccia d'angostura (per questo ha anche un caratteristico colore rosa). Per ottenere un mixer delicato si ricorre a un'acqua morbida di sorgente dal basso contenuto di minerali. È stata selezionata una fonte nello Staffordshire con queste caratteristiche. La gamma Fever Tree è dolcificata con zucchero di canna fatta eccezione per la Refreshingly Light, dove viene utilizzato il fruttosio per risultare al 58% meno calorica. Vi sono poi una Ginger Beer (che non è una birra ma sempre un soft drink) e un'acqua allo zenzero.

Non uno zenzero qualsiasi ma una sapiente mescolanza di tre zenzeri: quello verde dalla Costa d'Avorio (è talmente fresco che ricorda il lime), quello ricco e terroso, con note di cioccolato prodotto in India e l'aromatico della Nigeria capace di bilanciare i primi due.

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