Con AsConAuto i ricambi raggiungono sempre la meta

La profonda crisi del mercato dell'auto degli ultimi anni, che ha portato alla chiusura di innumerevoli aziende, ha anche messo in evidenza realtà virtuose, esempi dell'Italia che, nonostante tutto, funziona. Una di queste è AsConAuto, un'associazione tra consorzi di concessionarie nata 12 anni fa con lo scopo di gestire la distribuzione di ricambi originali a officine e carrozzerie.
«Raggruppiamo 21 consorzi, distribuiti sulla Penisola, per un totale di oltre 800 concessionari - precisa il presidente Fabrizio Guidi (nella foto) - e sono rappresentate tutte le marche e ai massimi livelli, dalla piccola azienda alle grandi filiali di numerose marche». AsConAuto ha una flotta di 230 furgoni che quotidianamente prelevano i ricambi dalle concessionarie e li consegnano ad autoriparatori e carrozzerie, un giro che nel 2013 ha totalizzato 35 milioni di parti trasportate per un fatturato di oltre 361 milioni: +9% sul 2012. La concorrenza spietata tra i dealer delle diverse marche quando si tratta di vendere un'auto nuova sembra scomparire nella gestione dei ricambi.
«Il margine sulle parti di ricambio è oggi vitale per un concessionario - spiega Guidi - meglio quindi ottimizzarlo attraverso il consorzio e una distribuzione che consente oggettivi risparmi, se ne sono rese conto le stesse case che vedono positivamente l'opera di AsConAuto che assicura la distribuzione trasparente di parti originali». Che il modello funzioni è confermato dal fatto che Faconauto, l'associazione delle concessionarie auto spagnole, ha chiesto la consulenza di AsConAuto per avviare un servizio analogo. I consorzi, ovviamente aperti a nuove adesioni, possono però svolgere altri ruoli in aree dove la forza del numero è decisiva e il gruppo può ottenere condizioni più vantaggiose, come nelle condizioni di noleggio che AsConAuto ha ottenuto a livello nazionale per le auto sostitutive, e lo stesso vale per il finanziamento dei corsi di formazione del personale di officina che dal 2003 per i concessionari non è più gratuito.

«Sono i lati positivi della crisi - sottolinea Guidi - e non ci fermiamo qui perché stiamo per realizzare anche un portale d'informazione delle concessionarie, uno strumento che possa aiutarle a rispettare gli elevati standard qualitativi richiesti dalle case che non tengono però conto di organici che la congiuntura negativa ha fortemente ridotto».

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