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La giustizia come una prostituta. Un'altra vignetta choc sul Fatto

Sul quotidiano diretto da Travaglio una sconcertante vignetta sull'assoluzione di Berlusconi nel caso Ruby ter. "Scopre il prezzo della giustizia". Poi la battuta irriguardosa

La giustizia come una prostituta. Un'altra vignetta choc sul Fatto

Ora non gli resta che offendere. E scherzare - a suon di battutacce - pure sulla giustizia. Dopo l'assoluzione di Silvio Berlusconi sul caso Ruby ter, certi giustizialisti non si sono messi il cuore in pace. Quelli che "le sentenze si rispettano non si commentano", stavolta stranamente non sono riusciti a stare in silenzio sul pronunciamento che ha fatto crollare il teorema di accuse contro il Cavaliere. Così sulla vicenda è scattato il veleno dell'ironia più sfacciata. Quella che, guarda caso, viene sfoderata a senso unico.

"Il prezzo della giustizia", la vignetta choc

A pagina 2 del Fatto Quotidiano di oggi è infatti comparsa una vignetta choc che tutto potremmo definire, tranne che sagace o divertente. Il disegno, realizzato da Natangelo, raffigura Berlusconi al cospetto della giustizia. E fin qui, nulla di particolare. A sconcertare però sono le scritte che accompagnano il fumetto. "Dopo 11 anni di persecuzione, B. scopre il prezzo della giustizia", recita una dicitura posizionata in alto. E, sotto, la personificazione della giustizia afferma: "50 la bocca, 100 l'amore". Una frasetta che non necessita di particolari interpretazioni per essere compresa.

L'accostamento tra la giustizia e una "meretrice" è la satira che piace al Fatto e ai suoi lettori? Che strano: di solito il quotidiano diretto da Travaglio ha un atteggiamento oltremodo rispettoso nei confronti dei tribunali e delle sentenze, soprattutto quando queste ultime non lasciano spazio a interpretazioni. Nel caso di Berlusconi, però, ecco scattare la battutaccia facile. Eddai è satira, dirà qualcuno: ci domandiamo quali commenti sarebbero stati fatti se a pubblicare una simile vignetta, magari riferita a qualche esponente di sinistra, fossero stati altri giornali.

L'idea di fondo che sul filo della provocazione si possa dire tutto è legittima, ma va comunque calibrata con attenzione.

È di ieri ad esempio la notizia che a Padova uno street artist è stato indagato per vilipendio e perquisito dopo la realizzazione di un murale nel quale aveva ritratto un'irreale stretta di mano tra il premier Meloni e il boss mafioso Matteo Messina Denaro.

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