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"Basta, me ne vado". Elena Basile sbotta in tv contro Formigli

La scrittrice ex diplomatica va su tutte le furie a Piazzapulita parlando di Hamas e Israele, prima del colpo di scena finale: terzo litigio su La7 in quattro sere

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Serata abbastanza movimentata negli studi di Piazzapulita. Per la terza sera nel giro di quattro giorni Elena Basile diventa protagonista di pesante scontro televisivo e sempre su La7. Dopo la Gruber (per due volte), è Corrado Formigli ad averla invitata nel suo salotto tv ma, volendo, in questo caso è andata pure peggio: l'ex diplomatica, infatti, ha un certo punto abbandonato lo studio in aspra polemica con il conduttore.

La puntata si è snodata tra i duelli con gli altri ospiti. Mario Calabresi tenta di esprimere il proprio parere, ma senza alcun successo. "Dottor Calabresi, ora parlo io. Solo io rappresento la voce del dissenso". Nathalie Tocci, direttrice dell'Istituto Affari Internazionali, viene rimproverata dalla stessa diplomatica in pensione. Formigli cerca di riportare la discussione in carreggiata, ma la situazione appare compromessa. "Io me ne vado, non mi calmo se penso ai bambini di Gaza che stanno aspettando di morire mentre stiamo qui a disquisire se Hamas sia un'organizzazione terroristica e se Israele debba rispettare le regole".

La scrittrice non è per niente serena e va all'attacco dell'intero programma. "Credo in un giornalismo che non fa spettacolo ma che cerca risposte...", afferma Basile rivolgendosi a Formigli nel corso del dibattito. "Lei dovrebbe domandarsi cosa si può fare per i bambini" di Gaza "che moriranno domani. Si può fare che i grandi paesi europei, invece di proibire le manifestazioni pro Palestina, potrebbero chiedere l'apertura del valico" con l'Egitto "per permettere il sostentamento dei bambini, per far uscire i malati, per far arrivare medicine. Se ci sono 200 ostaggi, dovremmo dire 'dobbiamo salvare gli ostaggi perché in cambio Israele prometterà di non bombardare le case'", dice davanti ad un Formigli a dir poco perplesso.

A un certo punto si passa quasi ai tecnicismi. "Non è una questione giuridica, è una questione politica", dice Basile lamentandosi per presunte interruzioni. Alla fine, la rottura diventa sostanzialmente inevitabile. L'ex prima consigliera in Svezia si alza dalla propria postazione e, andandosene, urla a Formigli: "Lei mi ha pregato di venire qui, altrimenti non sarei venuta. Grazie". La replica del giornalista chiude la parentesi: "È stato un piacere".

E così, dopo Beppe Severgnini e Aldo Cazzullo, è toccato a Corrado Formigli assaggiare il palpabile nervosismo di una donna sulla quale nella giornata di ieri era piombato un pesante comunicato del sindacato degli ambasciatori che aveva specificato come la Basile non fosse "mai pervenuta al grado apicale della carriera" non essendo "mai stata promossa al grado di ambasciatrice".

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