Il Bestiario

Il Bestiario, l'Uterigno

L’Uterigno è un animale leggendario che si batte perché i cuccioli dell’orsa non vengano separati dalla madre, ma poi difende l’utero in affitto

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L’Uterigno è un animale leggendario che si batte perché i cuccioli dell’orsa non vengano separati dalla madre, ma poi difende l’utero in affitto.

L’Uterigno è un essere mitologico con una spiccata sensibilità nei confronti dei diritti dei più deboli, degli emarginati, dei migranti, dei “diversi” e, coma già detto, degli animali. L’Uterigno s’indigna quando i poveri migranti sono costretti, per guerre e povertà, ad allontanarsi dalla propria terra e non vengono accolti, perché essere strappati dalle origini di appartenenza è una cosa ingiusta e disumana. L’Uterigno difende i poveri costretti ad umiliarsi per sopravvivere obbligati ad accettare lavori sottopagati e con turni e orari disumani a cui è stato tolto il “reddito di cittadinanza” perché strappare all’uomo la dignità del lavoro è una cosa ingiusta e disumana. L’Uterigno si batte per i diritti delle minoranze, soprattutto per la comunità LGBTQ, perché non vengano stigmatizzati, odiati e discriminati sul lavoro – sebbene ci siano più omossessuali nel mondo del cinema, della televisione e della moda che parlamentari ex Movimento 5 Stelle nel Gruppo Misto, perché essere strappati dalla propria indole sessuale è una cosa ingiusta e disumana.

L’Uterigno scende in piazza a favore degli animali, soprattutto quelli a rischio d’estinzione, costretti a convivere con l’uomo, più bestia delle bestie, che li sfrutta e li uccide come fossero animali, perché essere strappati dal proprio habitat naturale è una cosa ingiusta e disumana anche se si tratta di animali. L’Uterigno combatte per la natura contro il “cambiamento climatico” per salvare la terra dalla apocalisse provocata dall’uomo – fine del mondo che sarebbe dovuta avvenire proprio quest’anno, ma che è stata posticipata al 2025 – e per salvaguardare l’esistenza dei nostri figli a cui è stata strappata l’adolescenza in modo ingiusto e disumano.

L’Uterigno grida vendetta quando non si rispetta il “diritto al desiderio” di coppie eterosessuali e omosessuali che non potendo avere figli propri, i primi per questioni di salute, i secondi per questioni tecniche, si affidano alla GPA o gestazione per altri o più volgarmente all’utero in affitto, pagando donne in grave

difficoltà economiche che ospitano embrioni scelti dal catalogo dei desideri per ottenere il figlio con le caratteristiche preferite. Perché strappare il figlio alla madre non è considerata una pratica ingiusta e disumana.

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